Lissone sposta il quartiere AlerUn trasloco per 126 famiglie

E' presentato come il più grande trasloco d'Italia: l'11 marzo a Lissone inizierà il trasferimento di 126 famiglie dai vecchi appartamenti alle nuove palazzine Erp (edilizia residenziale pubblica) di via Di Vittorio-viale Martiri della Libertà. Coinvolti anche prefetto e forze dell'ordine.
Lissone sposta il quartiere AlerUn trasloco per 126 famiglie

Lissone – «Un cambiamento epocale che fa un po’ paura, è una bomba che ci auguriamo non ci scoppi in mano ». Sono le parole del sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi, relativamente all’avvio del trasferimento delle famiglie del Quartiere Aler. Una mobilità che, fra tutti i Contratti di Quartiere Aler, è ad oggi la più rilevante in assoluto: ben 126 nuclei familiari, a partire da lunedì 11 marzo, verranno traslocati dai vecchi appartamenti alle nuove palazzine Erp (edilizia residenziale pubblica) di via Di Vittorio – viale Martiri della Libertà. Tempi e modalità del trasferimento sono stati resi noti dal sindaco Concetta Monguzzi, dall’assessore alla Famiglia e Politiche sociali Anna Maria Mariani, dal dirigente di Settore Anna Perico e dall’operatrice sociale, Giuditta Mauri.

Il processo di mobilità prenderà avvio lunedì 11 marzo, con 1 trasloco al giorno, partendo dalle famiglie residenti nelle attuali scale G, F e E. Successivamente si trasferiranno le famiglie delle scale M, L e I e poi le altre a seguire. L’abbinamento famiglia-nuovo alloggio è definitivo e non si può cambiare per nessun motivo. In passato, come noto, si erano levate alcuni voci di dissenso da parte di alcune famiglie per il fatto che alcuni dei nuovi appartamenti, avessero metrature più piccole rispetto alle vecchie abitazioni.
«L’abbinamento è stato fatto sulla base della legge regionale 1/104 che obbliga a rispettare il rapporto numero dei componenti della famiglia e superficie dell’alloggio – chiarisce il dirigente Anna Perico – l’abbinamento viene fatto sulla base degli alloggi a disposizione e sono già stati fatti per tutte le famiglie, in base a criteri definiti da Aler Monza Brianza e Comune».

Solo in un caso, data la presenza di un componente di una famiglia disabile totale, in sedia a rotelle, si è proceduto ad un cambio dell’alloggio inizialmente previsto con uno a piano terra con balcone. Il trasferimento avverrà solo per chi è in regola con il pagamento dell’affitto o ha firmato un piano di rientro e lo sta rispettando.
«Lo si era detto a chiare lettere nel corso di un’assemblea tenuta con i residenti – spiega l’assessore Anna Maria Mariani – e furono loro stessi a chiedere di procedere nella massima regolarità. Tanto è vero che, ad oggi, a fronte di situazioni di morosità rilevanti (anche di 15mila, 25mila e persino 54mila euro) si segnalano situazioni di morosità inferiori a 1000 euro ». Comune e Aler hanno costituito una Commissione di Solidarietà per la gestione dei fondi (comunali e di Aler) da utilizzare nei casi di morosità lieve per quelle persone che accusano difficoltà nel gestire il trasferimento. Situazione sfratti: alcuni inquilini sono già usciti, trovando occupazione in altri alloggi di mercato in città, magari usufruendo dei «buoni affitto» emessi dal Comune.

Ad oggi, dei 126 nuclei familiari che l’11 marzo inizieranno il trasferimento, si segnalano una decina di situazioni di morosità e un abusivo che deve essere sloggiato. Per ciò che concerne il trasloco, Aler provvederà allo smontaggio, trasporto e rimontaggio degli arredi nel nuovo alloggio di destinazione, e ne sosterrà i costi. «Nell’alloggio liberato, verranno distrutti i sanitari e saranno murati gli accessi con lastre di acciaio per impedire situazioni di abusivismo» sottolinea il dirigente Perico. Al fine di una prevenzione di tale fenomeno durante le fasi della mobilità, è stato istituito un «Tavolo sulla Sicurezza» che mercoledì 6 marzo definirà le fasi operative. Lo stesso è costituito dal Prefetto, esponenti delle forze dell’ordine e sicurezza (carabinieri, Polizia Locale, Protezione Civile), Comune e operatori sociali.
Elisabetta Pioltelli