Lentate, moria di pesci nel SevesoLa causa, uno scarico inquinante

Lentate, moria di pesci nel SevesoLa causa, uno scarico inquinante

Lentate sul Seveso – Il Seveso è stato ferito ancora una volta. A due mesi e mezzo dalla moria di pesci denunciata in via Verdi dall’associazione ecologica “La Puska” e dall’impresa di marmi Stigliano, nella mattinata di mercoledì 7 luglio qualcuno ha scaricato nuovamente delle sostanze tossiche nel corso d’acqua, provocando la morte di un centinaio di pesci come carpe di grossa taglia, che letteralmente soffocate dai liquami, sono state viste dibattersi disperatamente, ma purtroppo per loro non c’è stato nulla da fare. A lanciare l’allarme sono stati sempre gli abitanti di via Verdi, per la precisione ancora Stigliano, che travolti dall’ennesima ondata maleodorante, sono scesi in strada o si sono affacciati alle finestre, vedendo scorrere davanti ai loro occhi un gran numero di pesci morti, qualcuno si è anche macabramente incastrato tra le fronde, rimanendo in quella posizione per tutta la giornata.

Subito è scattata la segnalazione a Iolanda Negri de “La Puska”, che a ruota ha avvisato l’assessore all’Ecologia Laura Ferrari e il responsabile di settore in Comune Maurizio Ostini. È stato lo stesso Ostini a chiamare l’Arpa e l’Asl e così poco prima di mezzogiorno dello stesso mercoledì in via Verdi è intervenuta una vera e propria task-force ambientale. I tecnici hanno risalito il corso d’acqua sino al depuratore di Carimate, senza incappare in scarichi irregolari, lo stesso intervento dovrebbe essere ripetuto dall’Arpa di Como. L’agenzia regionale protezione ambiente ha prelevato un campione d’acqua, per capire la natura della sostanza, anche se un primo dato c’è: nel fiume la concentrazione di ossigeno era bassissima.

La Asl invece ha portato in laboratorio alcuni esemplari morti, eseguendo a sua volta altre analisi, per arrivare a una risposta precisa su quanto accaduto. Anche il fronte istituzionale si è mosso. L’assessore Ferrari ha inviato una lettera a tutti i comuni del Comasco a nord di Lentate, affinché vigilino su eventuali situazioni irregolari. Ma chi e in che modo può aver gettato litri e litri di liquami killer nel fiume senza attrarre l’attenzione? Il sospetto è che l’episodio di mercoledì 7 luglio sia accaduto in piena notte. D’altronde sino alla tarda sera di martedì, quando le aziende erano ancora aperte, i pesci sguazzavano ancora vivi e vegeti nell’acqua con un unico problema, evitare il lungo becco dell’airone che si nutre proprio in via Verdi, che a sua volta potrebbe essere vittima dell’inquinamento.
Cri.Marz.