La nuova proposta ci porta a visitare un rifugio un po’ «speciale». Non è abbarbicato su alti speroni di roccia né elevato a quote dove non tutti possono osare. Anzi, adagiato tra prati e boschi, con un piccolo torrente nella vicinanze, accoglie chiunque senza che sia richiesta una gran fatica per arrivarci.
Il Rifugio Alpe Corte è veramente un rifugio per tutti, senza barriere e senza frontiere: infatti grazie al progetto di riqualificazione e al lavoro della Commissione per l’Impegno Sociale della Sezione di Bergamo del CAI, con i molti volontari che si sono offerti di aiutare, nel 2007 sono iniziati i lavori di ristrutturazione e riqualificazione che lo hanno reso agibile anche a persone «diversamente abili».
Da Bergamo si imbocca la strada statale della Valle Seriana e, giunti a Ponte Nossa, invece di proseguire per Clusone, si mantiene la sinistra in direzione di Ardesio, da dove, in prossimità del Ponte delle Seghe, si prende a sinistra la strada che conduce a Valcanale (987 metri s.l.m.). Dall’abitato si risale sino alla frazione Babes fino a quando si incrocia il torrente e si trova un piccolo slargo per poter parcheggiare l’auto.
Da qui parte, sulla sinistra orografica (destra per chi sale da Valcanale), il segnavia CAI 220, una comoda mulattiera che in tutta tranquillità, attraversando un bel bosco di abeti e facendoci incrociare a circa metà percorso Baita Pianscuri (circa 1.290 metri s.l.m.), conduce al Rifugio che ci appare non appena usciti dal bosco, quasi venisse verso di noi per accoglierci.
Dal rifugio lo sguardo può spaziare sui dolomitici versanti settentrionali del Pizzo Arera, del Monte Secco, Cima di Valmora, del Monte Fop e della Corna Piana. Una curiosità: il rifugio (nome completo Rifugio Alpe Corte Bassa) è stato ceduto al CAI Bergamo nel 1947 dalla Società Idroelettrica De Angeli-Frua.
Oltre ad essere la prima tappa del Sentiero delle Orobie Orientali, il rifugio è anche preziosa base d’appoggio per raggiungere la zona del lago Branchino (1.784 metri s.l.m.): per chi volesse arrivarci è sufficiente, dal rifugio, seguire il segnavia CAI 218 che, passando dalle Baite di Neel ci porta alla conca che ospita il lago (circa ore 1,15 dal rifugio). Dal lago in pochi minuti si può raggiungere il Passo Branchino (1.821 metri s.l.m.) da dove transita il famoso Sentiero dei Fiori.