Lambro, l’analisi di Addamiano:«Noi abbiamo subito solo danni»

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Monza – “Il Gruppo Addamiano sta solo subendo danni. E che si ipotizzino speculazioni edilizie e infiltrazioni mafiose dietro al disastro ambientale della Lombarda Petroli mi fa rabbia, non mi fa dormire la notte”. Giosuè Addamiano, amministratore delegato del gruppo immobiliare brianzolo, ha voluto esprimere la sua indignazione per le insinuazioni circolate negli ultimi giorni. “Con me – ha detto – ci sono molte persone che lavorano e che piangono. Se si mente e si parla di mafia, si fa in fretta a mandare a gambe all’aria un’azienda, anche se solida e onesta. Dietro non ci sono solo gli Addamiano, ma anche un centinaio di famiglie”.

Mentre gli inquirenti indagano, infatti la giostra delle ipotesi gira e investe tutte le parti coinvolte nella vicenda. Che dietro al sabotaggio dei serbatoi ci siano losche logiche legate ai subappaltatori di Addamiano è un’altra delle possibilità che l’amministratore delegato ha scartato, precisando di aver lavorato con una cerchia ristretta di fornitori di fiducia con i quali il gruppo immobiliare collabora da una decina d’anni: Crippa, Agazzi, Tagliabue e, per il movimento terra, l’impresa Farina di Desio. Gli stessi, peraltro, destinati a occuparsi anche delle parti del progetto Ecocity che devono ancora essere realizzate. Di Giuseppe Tagliabue, proprietario della Lombarda Petroli, Addamiano ha detto “lo conosco e so che è una brava persona”, rifiutandosi poi di avanzare una sua ipotesi su quanto accaduto.

Secondo il leader del gruppo Addamiano questo è il tempo di lasciar agire gli inquirenti, sperando in una rapida soluzione del caso. Intanto il progetto Ecocity attende nel cassetto, tra le aspettative dei villasantesi. Il disastro ambientale dell’ultima settimana non è l’unico freno alla realizzazione del piano particolareggiato destinato a stravolgere il volto del comparto. Le flessioni del mercato immobiliare in questo frangente economico qualche difficoltà sembrano averla creata; indiscrezioni sostengono che, dovendo ancora comprare da Tagliabue una grossa parte dell’area, Addamiano sia in difficoltà finanziarie.
“Il settore immobiliare è in difficoltà – ha dichiarato – ma chi non lo è in questo periodo? Peraltro, per acquisire l’area, non dovrei sborsare liquidi, perché, come da accordi, pagherò man mano che i capannoni industriali già realizzati verranno venduti. Un metodo di gestione oculato che tutti dovrebbero applicare per evitare tracolli di cui si sente parlare”. Al momento, nell’area industriale già edificata, l’area Factory, sono insediate quattro aziende e altre due arriveranno a breve. Tra i nomi: New Energy srl, Edil Project srl, Coldiretti, Edil 2000 snc, Energy Solution srl.
Valeria Pinoia