Monza – La procura ha affidato al geologo Giampaolo Sommaruga una perizia che miri a verificare quanti idrocarburi sono fuoriusciti dalle cisterne della Lombarda Petroli di Villasanta, quanto ne è stato rovesciato nel Lambro, e altri dettagli relativi alle modalità di smaltimento degli stessi. All’accertamento, parteciperanno anche i consulenti del Ministero dell’Ambiente, che tramite l’avvocatura dello Stato si costituirà parte civile, e quelli nominati dall’avvocato Giuseppe Bana, difensore dell’amministratore della Lombarda, Giuseppe Tagliabue, indagato per la violazione della normativa Seveso sulle aziende a rischio ambientale. Al termine degli interrogatori che hanno coinvolto gli operai della Lombarda, le indagini non hanno preso una direzione precisa verso qualcuno. Anche se è una pista in cui gli inquirenti credono, visto che per provocare un disastro simile è opportuno saper fare le giuste manovre e sapersi muovere sul ponte che sovrasta le sei cisterne, per di più al buio. Verranno sentiti anche fornitori esterni e camionisti che hanno avuto a che fare con la Lombarda. Non sono emersi invece motivi di contrasto da parte dei lavoratori (anche quelli in mobilità) verso il padrone, Giuseppe Tagliabue, che rischia un’incriminazione per concorso colposo in relazione anche alla tenuta dell’azienda che pare avesse delle gravi carenze sotto il profilo delle misure di sicurezza.