Un kit per vederci bene. Da lunedì sarà distribuito gratuitamente a oltre 1.200 bimbi monzesi nati nel 2009 per aiutare le famiglie a verificare le capacità visive dei figli. Lo ha realizzato, con il patrocinio del Comune di Monza che lo distribuirà nelle scuole materne della città, il Rotary Club Monza Est grazie al supporto di medici specialisti dell’ospedale San Gerardo di Monza e degli ospedali di Desio e Vimercate.
Il kit è composto da un test (tavola ottotipica) con dei disegni facilmente riconoscibili di grandezza decrescente per valutare i decimi di vista e da una tavola (stereotest) sulla quale è riprodotta la foto di una farfalla da osservare attraverso degli speciali occhialini in 3D: se il bimbo non riuscirà a cogliere la tridimensionalità dell’immagine sarà consigliabile un controllo specialistico.
Il progetto è stato presentato in Comune dall’assessore comunale all’Istruzione Rosario Montalbano, dal presidente del Rotary Club Monza Est Vittorio Agosti e dal dottor Pierluigi Trabucchi, direttore dell’Uoc di oculistica dell’Ospedale di Vimercate, ideatore del kit.
«Si tratta di un’attività di controllo preventivo – ha detto l’assessore Montalbano – nella quale siamo riusciti a coinvolgere tutte le scuole materne cittadine, comunali, statali e paritarie. Il test non sostituisce certo la visita pediatrica o quella specialistica ma può dare comunque indicazioni importanti. Da questa campagna emerge ancora una volta l’utilità della collaborazione su un piano di sussidiarietà tra Comune e associazioni del territorio come i club di servizio».
«La funzione visiva si sviluppa progressivamente dalla nascita fino ai quattro – cinque anni – ha spiegato Trabucchi. Riuscire a rilevare eventuali disturbi in età prescolare permette di adottare le terapie più adeguate in grado di correggerli stabilmente. Il test è particolarmente importante per individuare il problema dell’occhio pigro, un difetto provocato dalla presenza di uno strabismo più o meno marcato: per risolverlo sono possibili terapie rieducative che danno buoni risultati se intraprese entro i quattro anni di età».