«La pista di Monza è pericolosa»Nuova inchiesta con un indagato

La pista è pericolosa. Lo disse Carlos Checa, adesso anche la Procura di Monza che ha aperto un'inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Walter Mapelli e Caterina Trentini. Al centro dell'indagine il rischio connesso all'asfalto della pista che ha avvallamenti e gobbe. C'è anche un indagato.
«La pista di Monza è pericolosa»Nuova inchiesta con un indagato

Monza – La pista è pericolosa. Lo disse Carlos Checa, adesso anche la Procura di Monza che ha aperto un’inchiesta coordinata dai sostituti procuratori Walter Mapelli e Caterina Trentini. Al centro dell’indagine il rischio connesso all’asfalto della pista, in più tratti con avvallamernti e gobbe.

C’è anche un iscritto nel registro degli indagati: Stefano Tremolada, tra i responsabili dell’ufficio tecnico del tracciato, accusato di omissione dolosa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Difeso dall’avvocato Della Valle, il tecnico è già stato sentito dai pm e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Avrebbe dato il nulla osta alla gara di superbike sul circuito brianzolo, il 6 maggio, sapendo delle condizioni precarie della pista e senza per questo preoccuparsi dell’incolumità dei piloti/lavoratori, caduti a più riprese durante tutto il week-end.L’americano Hopkins si priocuò una fratura a un piede, alla spalla lo spagnolo Salom. E poi Marco Melandri, caduto alla parabolica, e tra l’altro ascoltatyo come testimone dai finanzieri che hanno effettuato un sopralluogo sulla pista.
r.m.