La muffa si mangia tutti i muriMeda, appello dalle case comunali

Il degrado delle case comunali di Meda è senza fine. La nuova segnalazione arriva da via Pietro Orsi, dove i muri delle scale e degli ingressi sono letteralmente divorati dalla muffa provocata dall'umidità.
La muffa si mangia tutti i muriMeda, appello dalle case comunali

Meda – Degrado nelle case comunali di via Pietro Orsi, c’è muffa sui muri e sia il decoro sia l’aspetto sanitario vanno a farsi benedire. Ma dal Comune dicono che non è un loro problema: «Non toccherebbe a noi sistemare questo tipo di problema ». A segnalare il fatto è Rina Del Pero che spesso si è interessata (facendo nascere anche qualche polemica) alle situazioni in cui versano le case comunali della città.

Stesso problema – «Effettivamente, potremmo fare un “copia incolla” di altre segnalazioni – dice la diretta interessata -, ma questa volta siamo in via Pietro Orsi, vicino alla stazione ferroviaria. Gli inquilini, dopo aver chiesto all’amministratore dello stabile, agli uffici competenti dell’amministrazione comunale e forse anche alla ‘Divina Provvidenza’ un intervento, esasperati, hanno giocato la carta della comunicazione sugli organi di informazione. Ci hanno chiesto, quindi, di documentare quanto lamentato da tempo. Muffa, umidità, senso di degrado ed abbandono. Abbiamo avuto conferma che già due anni fa, erano state fatte le dovute segnalazioni. E dal Comune avevano risposto che le muffe riscontrate negli appartamenti erano da imputarsi alla mancanza di ventilazione. In sintesi: non si aprivano troppo spesso le finestre».

Un caso diverso – «Ma questa volta, in questo caso, si tratta di vani ingresso e la gente entra ed esce spesso – continua Rina del Pero -. Quindi, quale sarà la causa all’origine del problema? Abbiamo, per curiosità, visitato anche lo stabile costruito a lato, convinti che magari la vicinanza del torrente Tarò o altre cause, avessero potuto incidere anche sulle altre case, ma di là non abbiamo trovato nulla: niente muffa e niente umidità. Sappiamo benissimo che i fondi a disposizione delle amministrazioni comunali sono sempre più risicati e che di soldi non ne girano. Sappiamo anche che ci sono inquilini morosi, ma i beni comuni vanno tutelati se non vogliamo che perdano di valore. E, forse, se si affittassero i diversi appartamenti comunali vuoti, si potrebbero avere anche altre entrate. Speriamo che l’imminente primavera riporti le rondini sotto i tetti, così i condomini, guardando in alto potranno almeno godere del loro canto» conclude con ironia Rina Del Pero.

La risposta del Comune – Sull’argomento interviene l’assessore ai Lavori pubblici, Luca Santambrogio: «Interverremo anche in queste case comu-nali – dice l’assessore del Carroccio – fermo restando che non toccherebbe al Comune. Mi spiego: la muffa e le problematiche riscontrate negli stabili di via Pietro Orsi sono una questione che rientra a pieno nell’ordinaria manutenzione. E questa è in carico agli inquilini, poiché il Comune risponde della straordinaria amministrazione. In ogni caso, vista la situazione, abbiamo deciso di intervenire a breve. Per onor di cronaca vorrei ricordare che le case comunali sono da sempre negli interessi dell’amministrazione e non è passato molto tempo dagli interventi che abbiamo fatto nelle abitazioni di via Luigi Rho».
e.san.