La messa ai tempi dell’influenza ARito ambrosiano: no segno di pace

La messa ai tempi dell’influenza ARito ambrosiano: no segno di pace

Milano – Vaschette dell’acqua benedetta vuote e segno della pace senza stretta di mano: sono queste alcune delle misure di prevenzione per la nuova influenza prese dall’arciprete del Duomo di Milano e contenute in un volantino della Curia diffuso in questi giorni. Le misure – prese anche nelle diverse parrocchie della diocesi – si legge sono prese "a titolo precauzionale, a causa dell’influenza A" e prevedono che: «Il segno della pace sarà dato salutando i vicini con un leggero inchino ed eventualmente aprendo le braccia senza stringersi la mano; i fedeli riceveranno la Santa comunione esclusivamente sul palmo della mano; il sacerdote celebrante e gli altri ministri della Comunione eucaristica si laveranno le mani prima dell’invito alla comunione».

Inoltre, «è sospesa la presenza dell’acqua benedetta nelle acquasantiere. Entrando in Duomo – scrive l’arciprete – si è invitati a recitare la preghiera: ‘Ravviva in noi, Signore, il ricordo del nostro Battesimo’». Le nuove norme, conclude il volantino, «resteranno in vigore fino al termine dell’Influenza A».

Intanto, secondo il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, saranno «probabilmente 18-20 milioni» le persone alla fine di questi mesi vaccinate per la nuova influenza A/H1N1.

Fazio si è raccomandato «con il cuore in mano con i malati cronici affinché si vaccinino: tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali, fare il vaccino vuol dire fare un’analisi costi-benefici ma io – ha concluso – lo consiglio a tutti i malati cronici».
Apcom