Monza – Caldo, anche i laghi lombardi in affanno. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sulle altezze dei principali bacini lacustri negli ultimi quindici giorni di luglio. Il lago di Como, dal quale esce il fiume Adda – spiega la Coldiretti regionale -, è quello che sta soffrendo di più. Da martedì 17 a oggi, è passato da 83,5 centimetri a 38,1 centimetri, con una perdita di oltre 45 centimetri. Nello stesso periodo – continua la Coldiretti Lombardia – il lago Maggiore, che alimenta il fiume Ticino, è passato da 118,4 a 80,6 centimetri con un calo di quasi 38 centimetri.
Il lago d’Iseo ha perso oltre 9 centimetri dai 44 di metà mese ai 34,6 attuali, mentre quello di Garda è sceso a 87,6 centimetri dagli oltre 101 di due settimane fa, con un deficit di 14 centimetri. Nel 2011, a fine luglio, il lago Maggiore misurava 99,3 centimetri contro gli 80,6 attuali, il lago di Como era a 78,8 contro i 38,1 centimetri di oggi, il lago d’Iseo era a 52,1 contro 34,6 e infine il lago di Garda, il 31 luglio 2011 era a 106,8 centimetri mentre a distanza di un anno non ha superato gli 88 centimetri.
Situazione critica anche sul Po con il livello idrometrico del fiume sceso sotto la media in tutte le stazioni di rilevazione sul territorio lombardo. In alcuni punti la secca ha portato alla paralisi della navigazione commerciale. Il caldo sta influenzando anche la produzione zootecnica con un calo del 10 per cento nella mungitura del latte e del 20 per cento sul peso corporeo dei suini, nonostante l’attivazione di doccette refrigeranti e condizionatori. Sempre a causa delle alte temperature si stima una perdita tra il 10 e il 15 per cento nella raccolta del pomodoro da industria partita da qualche giorno in Lombardia.