Monza – Per fare tutto ci vuole un fiore, cantava Sergio Endrigo. Sara Martelli, otto anni di intraprendenza monzese, ha pensato che per fare qualcosa per i bambini di Haiti bastasse anche semplicemente un seme. Sembra quasi una favola di Natale la storia di Sara e dei suoi semi, tanto piccoli quanto preziosi, capaci di aiutare chi soffre. Nel 2008 Sara, che oggi frequenta la terza elementare alla scuola di via Raiberti, osservava la nonna Anna Fortunato, allora presidente dell’associazione ”Con noi e dopo di noi” di Cologno monzese, mentre stava lavorando a un progetto di aiuto per un bambino di Cologno in difficoltà. «Con la semplicità che solo una bambina può avere, Sara decise che anche lei avrebbe voluto dare una mano per aiutare quanti avevano bisogno», ricorda la nonna. Un altruismo che la bimba ha coltivato nel tempo, fino a quando non sono spuntati i semi ed è nata l’idea. «Durante una vacanza a Zanzibar avevo raccolto il baccello di una pianta molto bella e colorata, che conteneva semini piccoli e neri. Una volta a casa li ho piantati e con grande stupore la pianta ha attecchito, regalandomi dei fiori di un fucsia intenso. Sara è impazzita per quelle piantine, se ne prendeva cura ogni giorno fino a quando non mi propose di vendere quelle stesse piante per ricavarne gesti di solidarietà», continua nonna Anna. E così è nato il progetto ”I semi di Sara”, in collaborazione con l’associazione Con noi dopo di noi. Con i primi fondi raccolti Sara ha deciso di sostenere i progetti di Avsi ad Haiti, a favore degli orfani del terremoto. Ma non solo. Oggi sta promuovendo sul territorio di Cologno un progetto in collaborazione con la onlus Jiango be Africa.
«Da gennaio inizierà una campagna nelle scuole per promuovere, attraverso la cura delle piantine e la cultura della solidarietà, uno scambio culturale tra bambini di Paesi diversi, proprio utilizzando lo scambio simbolico di semi della stessa pianta. Lo scopo ultimo sarà quello di finanziare le iniziative dell’associazione Jiango be Africa nella Repubblica Centrafricana», spiega Anna Fortunato.
”I semi di Sara” è diventato anche un libro, curato dalla onlus Con noi e dopo di noi, che racconta attraverso un testo semplice e immediato e le illustrazioni curate da Franco Giuliano, la storia delle piantine, e i progetti ad esse legate. I semi di Sara, dunque, sono destinati a dare ancora molti altri frutti. E tante soddisfazioni. Alla bimba, infatti, è stata consegnata (foto) la menzione speciale del Premio Pace 2011 della Regione Lombardia, ”per la sensibilità dimostrata verso tutto quello che la circonda”.
Sarah Valtolina