Intervista a Paola Scaglione

Intervista a Paola Scaglione

Monza – A Paola Scaglione, saggista, biografa di Corti e attenta studiosa dei suoi scritti, abbiamo rivolto alcune domande.

Perché per fare un omaggio a Eugenio Corti si è scelto di leggere brani delle opere?

Ci è sembrato doveroso lasciar spazio allo scrittore piuttosto che proporre discorsi astratti su quanto ha scritto. Abbiamo seguito la lezione di Corti, che è un autore profondamente realista e concreto: occorre proporre la bellezza e la verità senza sovrapporsi a esse ma facendosi strumento perché possano essere comunicate.

Quali sono i criteri che hanno condotto la scelta dei brani dell’opera di Corti che saranno letti nella serata promossa dal Centro Culturale Talamoni?

Lavorando al progetto con l’attore Andrea Soffiantini, si è delineato un percorso in cui dai testi emerge con forza la testimonianza umana e artistica di questo scrittore. In un autore come Corti è impossibile separare la vita dalla scrittura, così è nato un evento in cui i momenti più rilevanti della sua vita si intrecciano e si svelano nelle sue opere.

A quali episodi della vita di Corti si riferiscono?

Innanzitutto alle esperienze che lui stesso, mentre lavoravamo alla sua biografia, mi ha più volte indicato come particolarmente significative nella sua vita: dall’educazione alla fede e al lavoro secondo il modello brianteo alla partenza per la guerra, fino alla tragica esperienza della ritirata di Russia. E poi ai grandi temi che ricorrono nelle sue opere: il compito a cui ciascuno è chiamato, la fede, la battaglia culturale, l’amore, il senso dell’arte. Tutto ciò che riguarda la vita dello scrittore e di ogni uomo, insomma.

Da quali opere dello scrittore sono tratti i vari brani?

Nel suo romanzo capolavoro, Il cavallo rosso, Corti ha condensato l’esperienza della sua vita, dunque è quella la fonte principale – ma non certo l’unica – per incontrare l’uomo e lo scrittore.
M.S.