Incidenti stradali in calo nel 2011«Ma si parli di omicidio stradale»

Incidenti in calo nel 2011 sulle strade italiane. Ma anche 1.744 morti nelle strade urbane. E' il rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali in Italia. Il presidente della commissione trasporti: «E' l'ora del reato di omicidio stradale».
Incidenti stradali in calo nel 2011«Ma si parli di omicidio stradale»

Monza – Incidenti in calo nel 2011 sulle strade italiane. Ma «trovo incredibile che nel nostro paese ci siano 1.744 morti nelle strade urbane». Così il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha commentato la presentazione del rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali in Italia. Il rapporto mostra come nel 2011 ci sia stato un calo rispetto allo scorso anno sia del numero di incidenti (205.638, -2,7%), sia di morti (3860, -5,6%) sia di feriti (292.019, -3,5%). Ma più della metà degli incidenti si registra sulle strade urbane (157.023).

Il sabato si conferma il giorno nero della settimana, quello con più morti, mentre l’ora più critica è alle 18. Critica anche la notte, durante la quale si verificano ovviamente un numero minore di incidenti, ma potenzialmente più pericolosi. Salta all’occhio come siano i giovani le principali vittime delle strade, soprattutto nella fascia d’eta 20-24 (1.003 in totale nella fascia 20-39); le autostrade si confermano le strade più sicure, mentre le strade extraurbane sono lo scenario del maggior numero di incidenti.

«È arrivato il momento di inserire nella nostra legislazione il reato di omicidio stradale», ha commentato Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera. «Non ho ancora visto una sentenza esemplare su questi argomenti passata in giudicato -ha detto ancora – qualche luce si è vista solo in primo grado, poi spenta puntualmente in appello».

Quella dell’introduzione dell’omicidio stradale nella legislazione è una battaglia molto sentita anche in Brianza, portata avanti con impegno da Croce Castiglia che ha perso il figlio Matteo La Nasa in un incidente provocato da un automobilista che aveva perso il controllo della macchina.