Anche con il freddo, resta un grande spettacolo l’apertura delle cascate del Serio, soprattutto sapendo che si tratta dell’ultimo incontro ravvicinato fino alla prossima estate. In 2.500 hanno partecipato alla emozionante apertura e come sempre la zona dei grandi macigni, nei pressi dell’Osservatorio floro-faunistico di Maslana diretto da Mirco Bonacorsi, così come la sterrata militare per il Curò, sono stati i «balconi» più gettonati per ammirare lo spettacolo del triplo salto, il quinto e ultimo per quest’anno.
Annunciata dal suono delle sirene l’acqua è fuoriuscita dalla scarico di mezzofondo della diga del Barbellino e alle 11 in punto è apparsa, quasi timidamente, sulla sommità del dirupo. È poi precipitata a valle in quantità sempre crescente, dando luogo al triplice salto di 315 metri. Spumeggiando e con rombo possente ha quindi ripercorso, per 30 minuti, l’antico letto del fiume Serio, tra gli applausi di tanti entusiasti spettatori. Persone di ogni età e numerose famigliole: tutte imbacuccate per difendersi dal rigore del clima. Dopo le 11,30 il ritorno a valle degli escursionisti, molti dei quali, presso la sala multifunzionale del palazzetto dello sport, hanno potuto ammirare la mostra fotografica , proprio sulla cascata, allestita dal Consorzio Turistico Valbondione, presieduto da Giacomo Dubieski.
Per gli amanti delle statistiche, è interessante sapere che per ogni apertura delle Cascate del Serio sono fuoriusciti dall’invaso artificiale del Barbellino 8.500 metri cubi di acqua, che, moltiplicati per cinque, danno un totale di 42.500 metri cubi. Si calcola poi che, sempre per le cinque edizioni dell’evento, abbiano raggiunto il paese seriano un totale di circa 30 mila persone provenienti dalla Bergamasca, da Milano, da Brescia, Pavia, Cremona e anche da Padova e Genova.