Monza – Fino a qualche anno fa c’era l’Ici. Ora la tassa sulla casa è tornata e ha cambiato nome. Per ora molti sindaci preferiscono mantenere l’aliquota base del 4 per mille, con la riserva di poterla ritoccare entro il prossimo 30 settembre. Ma l’Imu conserva alcune caratteristiche dalla tassa che l’ha preceduta.
Ad esempio viene confermata la detrazione di 200 euro che consente di abbattere la cifra finale in modo importante almeno per le abitazioni più comuni. Lo sconto Il fattore figli. La novità è rappresentata dalla detrazione ulteriore per i figli. In pratica ai 200 euro se ne possono aggiungere 50 per ciascun figlio di età inferiore ai 26 anni. ma il limite è posto agli otto figli. Tuttavia rispetto all’Ici scendono di molto le possibilità di sconto.
Ad esempio non si può più giocare su residenza effettiva e quella spostata fittiziamente altrove per riuscire a ottenere lo sconto di 200 euro anche se si ha un’altra casa. In questo caso è necessario avere oltre alla residenza effettiva anche la dimora abituale. Oppure salta anche la possibilità di giocare sull’intestazione alla moglie: un “trucco” che è svelato poi dall’effettiva residenza del nucleo familiare. E inoltre saltano anche le agevolazioni raggiunte grazie alla casa date in uso dai genitori ai figli o o fra parenti.
Le scadenze Date effettive. Per la prima casa le scadenze reali, considerando i giorni festivi, sono quelle del 18 giugno e il 17 dicembre. per chi invece sceglie di pagare in tre rate si aggiunge anche la data del 17 settembre. Inutile sperare in slittamenti: già la prima rata non è stata spostata, anche per le altre date il governo ha scelto la strada della conferma delle scadenze.