Monza – Tanti auguri, “Impara l’arte”. E per i vent’anni la compagnia è di scena, nella rassegna del teatro amatoriale monzese, con uno spettacolo che ripropone vecchie scene dal vasto suo repertorio dialettale, mescolate a lavori nuovi e tenute insieme dalla cornice di un bar brianzolo, sulla piazza del mercato, per ridere della vita di tutti i giorni. “Var pussée la lappa che la zappa!”, comincia sabato 11 febbraio alle 21 al teatro San Carlo di via Volturno 38.
«È uno spettacolo unico – racconta il regista Bruno Montrasio – che difficilmente sarà replicato. In parte è antologico perché rivedremo sul palco scene dei primi copioni della compagnia, con gli attori originali. Poi è stato integrato con altre, di oggi. L’ambientazione in un bar in giorno di mercato, con gente che va e che viene, con personaggi vari, è un modo per parlare di gente e di vita comune, in termini ironici. Insomma per ridere dei nostri difetti. E infine è un omaggio anche al teatro dialettale e alla vecchia lingua monzese, di cui la compagnia è l’unica interprete, tra quelle che partecipano alla rassegna».
La commedia brillante in due atti è scritta da Bruno Montrasio, che ne cura anche la regia, e figura tra gli attori. Con lui, sul palcoscenico del Teatro San Carlo, ci saranno Cesare Monti, Robert galimberti, Massimo Galbiati, Davide Perini, Gigi Perini, Antonio Sala, Enzo Pimazzoni, Enzo Silvestri, Diego Ciracì, Giovanni Longoni, Paolo Chiaramida, Riccardo Cerizza, Anna Pennati, Anna Beretta, Laura Brivio, Ginevra Tieghi, Eliana Manzo, Manuela Pasina. Suono e luci sono seguiti da Alessandro Furlan, Stefano Valsecchi, Dario Marini, Vitorri Lembo, Lorenzo Confalonieri.
La compagnia “Impara l’arte” è nata nel 1991 dall’idea di un gruppo di amici, nell’oratorio “Piergiorgio Frassati”. Oggi i collaboratori sono una trentina, tutti volontari e appassionati di teatro. Obiettivo e linguaggio del gruppo è il teatro popolare, che si traduce nella scelta di recitare in dialetto. Nei suoi vent’anni di vita, la compagnia è cresciuta e ha ottenuto diversi riconoscimenti per i suoi spettacoli.
L.R.