Il rapinatore perde una bollettaPreso dopo due colpi a Carnate

Carnate – Arresto lampo per i carabinieri di Bernareggio e della compagnia di Vimercate. In sole sei ore, i militari sono infatti riusciti ad assicurare alla giustizia un uomo di Agrate Brianza che in soli quattro mesi ha messo a segno due rapine a mano armata presso la stessa banca: il Credito artigiano di via Barassi a Carnate, di cui era stato cliente. Si tratta di M. T., 32 anni, padre di un bambino e convivente con una donna di Omate, ad Agrate Brianza. Disoccupato, indebitato e pregiudicato per piccoli reati contro il patrimonio, l’uomo è ritenuto responsabile delle due rapine di Carnate per un bottino complessivo di circa 22mila euro.

L’ultimo colpo– L’ultima risale allo scorso 18 febbraio ed è proprio allora che il balordo ha commesso l’errore che gli è stato fatale: dimenticare sul posto una bolletta dell’Enel attraverso la quale i carabinieri sono riusciti a identificarlo. Erano circa le 11.30 quando l’agratese è entrato in banca portando con sé un casco da motociclista che però ha sfilato dalla testa al momento della rapina. Le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso immortalano tutto. Nei nastri si vede il colpevole, con il volto parzialmente coperto, fingere di dover compiere un’operazione allo sportello e improvvisamente impugnare l’arma e puntarla davanti a sé con fare agitato. Poi il trentenne corre verso gli uffici per minacciare il personale e infine torna allo sportello per farsi consegnare il denaro: circa 4mila euro. Di mano gli cade più volte quel foglio che, a fine rapina, rimane sul bancone. Tutto, mentre allo sportello bancomat che si intravede nelle registrazioni si fermano ignari clienti che terminano il prelievo e poi se ne vanno.

L’arresto – L’allarme, ha segnalato soddisfatto il capitano Roberto Giannola, della Compagnia carabinieri di Vimercate, è stato dato tempestivamente e sul posto si è precipitata la pattuglia della stazione di Bernareggio. Nelle mani dei militari è finito subito quel foglio di una bolletta dell’energia elettrica che non recava il nome del colpevole, ma un codice del cliente. I carabinieri sono partiti con le indagini e sono risaliti alla compagna dell’agratese. Appostati nei pressi della casa, hanno trovato uno scooter Honda rubato e il casco usato durante la rapina, ma nessuna traccia del colpevole. E’ bastato seguire la donna per trovarlo mentre usciva da casa del fratello, sempre ad Agrate, in compagnia della madre. I carabinieri lo hanno fermato e arrestato. I 22mila euro, però erano già stati spesi per coprire dei debiti. Le indagini proseguono, per stabilire l’eventuale responsabilità in altri colpi (nello scooter è stata trovata una parrucca che potrebbe essere stata usata per qualche rapina).
Valeria Pinoia