Monza – Sono passati otto anni da quando il primo avatar ha messo piede (virtuale) in Second Life. Un altro mondo e un altro modo di vedere, progettare e pensare a un altrove irreale. Qui ha trovato casa anche l’arte, qui, in Second Life, creativi visionari e progettisti virtuali hanno dato vita a installazioni e opere d’arte di ogni genere. Qui, su tre isole gestite dall’accademia di Brera, espongono anche Giampiero Moioli e Stefania Albertini, compagni nella vita e nell’arte, allievi di Giancarlo Marchese, oggi entrambi docenti di scultura a Brera dove hanno dato vita al Brera academy virtual lab.
Nati artisticamente in questa dimensione all’inizio degli anni Novanta, Moioli e Albertini hanno eletto Monza come sede operativa della loro ultima intuizione: la Bubbles Factory. «È un centro di formazione e ricerca legato al mondo dell’arte, alla progettazione e alla comunicazione attraverso l’uso di nuove tecnologie ma anche progetti tradizionali», spiegano. Perché il loro è un gioco dialettico tra le dimensioni, tra reale e virtuale, tra dentro e fuori lo schermo del computer. E proprio le bolle colorate, cifra stilistica di questa loro stagione artistica, ne sono un esempio. «Vivevano in forme latenti già nelle opere che realizzavamo negli anni Novanta – racconta Albertini – ma desideravamo animarle, e lo abbiamo fatto nel virtuale, per poi riportarle nel reale. Sono nate così le “Macchine per fare le bolle”, le sculture in resina a cui abbiamo aggiunto i led perché fosse la luce a conferire movimento. Ma il percorso non è finito. Il prossimo passo vorrei che fosse la realtà aumentata, raggiunta attraverso un progetto che preveda l’uso di ologrammi».
Non hanno dimenticato gli attrezzi del mestiere, scalpelli e bocciarde, ma ne hanno aggiunto di nuovi, come il sofware Blender, di cui Moioli è uno dei quattro docenti italiani certificati dalla Blender Foundation di Amsterdam, capace di creare animazioni in 3 D. Una open source come Linux, del quale la coppia di artisti apprezza non solo «il fatto che sia gratuito, ma soprattutto l’idea di libertà che la anima. È un sistema operativo più stabile e veloce che consente l’accesso al codice sorgente modificandolo a proprio vantaggio». Per promuovere il software del pinguino sabato la Bubbles Factory ospiterà il Linux day. Dalle 14 alle 18, nella sede di via Rovetta 4, Moioli, Albertini insieme a Bruno Aliprandi, responsabile informatico dell’accademia di Brera, illustreranno i vantaggi di Linux e installeranno gratuitamente il software a quanti interverranno all’evento portando con sé un pc portatile. La Bubbles Factory promuove anche corsi di formazione per futuri collaboratori. «Perché – sostengono – l’arte va coltivata a ogni età».
Sarah Valtolina
Il primo Linux daydi Monza e Brianza
Sabato la Bubbles Factory ospiterà il Linux day. Dalle 14 alle 18, nella sede di via Rovetta 4, Moioli, Albertini insieme a Bruno Aliprandi, responsabile informatico dell'accademia di Brera, illustreranno i vantaggi di Linux e installeranno gratuitamente il software.