Il Mundial 82 a Desio: la festa a Lele Oriali con il sindaco e 6000 persone davanti al Comune

La sera dell'11 luglio 1982 vissuta a Desio e poi la grande festa che Desio dedicò al suo concittadino campione del mondo, Gabriele Oriali
Il 19 luglio 1982 il sindaco Ilvano Desiderati pensò di organizzare una piccola festa in onore di Lele Oriali. Si presentarono 6000 persone.

Un mondiale nel mondiale. Come fu vissuto a Desio quell’11 luglio 1982? Come trascorsero i desiani la sera che ci regalò la vittoria al mondiale di calcio più unico e irripetibile di sempre? Quella sera, tutti i desiani tifarono per una per una persona sola: il loro concittadino, Gabriele Oriali. Tutti i trentamila desiani si sintonizzarono su Rai Uno. La voce di Nando Martellini e quell’urlo “Campioni del Mondo“ ripetuto tre volte quasi tra le lacrime al momento del fischio finale dell’arbitro brasiliano Coelho che echeggiò all’unisono in ogni angolo della città. Ma soprattutto, trentamila cuori che battevano tutti per lui: Lele Oriali.

Il Mundial 82 a Desio: i due falli a Lele Oriali e il tifo di tutta una città

Le reti di Paolo Rossi, Altobelli e Tardelli, Zoff che alzò la coppa al cielo, le lacrime del presidente Sandro Pertini, d’accordo: ma soprattutto, i desiani piansero, risero e sospirarono per lui. In particolare, al 40esimo dopo il triangolo Oriali – Rossi – Oriali – e soprattutto quando cadde sul prato verde dopo i due falli da lui subiti – uno al 56esimo e il secondo all’60esimo – l’urlo di tutta la città si alzò al cielo come un’unica voce, quasi che tutti i desiani dai loro salotti volessero sostenerlo e aiutarlo a rialzarsi. Sicuramente tutti i suoi concittadini, idealmente quella sera furono tutti lì: non seduti davanti alla televisione, ma sul campo del Santiago Bernabeu di Madrid, a sostenerlo. A tifare per lui. A giocare e poi a vincere la coppa del mondo, con lui. Fu in particolare quella sera che quel ragazzo che aveva dato i primi calci al pallone sul campo impolverato dell’oratorio Beata Vergine Immacolata – nato nel 1952 che ai mondiali di Spagna del 1982 aveva già trent’anni – entrò nel pantheon dei grandi sportivi di Desio: Anselmo Citterio (olimpionico a Londra 1948), Luigi Arienti (olimpionico a Roma 1960) ma – da quella sera – soprattutto lui: Gabriele Oriali, il desiano dai capelli biondi e gli occhi azzurri, bello come un attore del cinema, che aveva portato gli Azzurri e tutti gli Italiani sulle vette del cielo.

Il Mundial 82 a Desio: i ricordi di Edoardo Grassi, Rinaldo Meda, Umberto Spreafico

La vera festa però fu un’altra. E avvenne pochi giorni dopo. Il 19 luglio 1982 il campeon do mundo fu ricevuto in trionfo in Comune a Desio. A ricordarlo c’è la cronaca del giornalista Arnaldo Giuliani, sulle pagine del Corriere della Sera. E c’è la viva voce di tre testimoni che erano presenti e ci sono ancora oggi: il giornalista di cronaca al Corriere della Sera e poi di sport a Mediaset Edoardo Grassi, Rinaldo Meda che da giornalista ebbe l’onore di intervistare Oriali e Umberto Spreafico, che in quegli anni era assessore: «Fu una festa irripetibile – ricorda Grassi – . Seimila desiani accorsero e poi si assieparono di fronte alla piazza del Municipio, dove mai si erano viste così tante persone accalcate». «C’era un grande caldo – aggiunge Meda – ma quando iniziò a parlare lui, le sue parole si udirono in un silenzio di tomba». Una grande festa in Comune e sulla piazza che proseguì tutta la notte, l’abbraccio di un’intera città.