Nova Milanese – "In Brianza abbiamo oltre 10 mila cassaintegrati, un migliaio di lavoratori in mobilità, 300 aziende in difficoltà a cui si aggiungono i casi problematici. Occorre cambiare i modelli di consumo: il lavoro deve essere di nuovo collegato alla realtà e non puntare solo sulle rendite finanziarie”. Numeri choc quelli snocciolati da Ambrogio Meroni della segreteria CISL di Monza e Brianza, ospite di un incontro sulla crisi economica organizzato dalla lista civica "Per Nova con Barzaghi". “Già da anni si viveva una crisi strisciante con una sovrapproduzione di beni – ha concluso – e una cattiva distribuzione del reddito". L’incontro ha spaziato dalla macro alla micro-economia, dall’alta finanza alla realtà locale e agli interventi di comune e Caritas fino ad arrivare ai gruppi di acquisto solidale Gas, che come ‘…e la formica’ di Desio hanno lo scopo di comprare dai piccoli produttori a minor costo e di aiutarsi con ‘scambi’di professionalità o ancora a semplici gruppi di amici che si organizzano per spendere meglio e non perdere tempo. A Marcello Vicarelli della GE Real Estate il compito di presentare la crisi, spiegando le operazioni delle banche, i finanziamenti immobiliari, il dilagare di muti ad alto rischio, quindi la cartolarizzazione del mercato e il crollo delle grandi banche. E per cambiare uno stile di vita basato sul consumismo, Luigi Comelli della Caritas Ambrosiana ha parlato di santa sobrietà e di solidarietà umana. Una crisi che porta anche al disagio sociale e alla disperazione. Lo ha riportato nel suo intervento Giuliano Bugatti del Centro Ascolto novese: “Sono aumentate le persone che chiedono aiuto e sono aumentate del 50% le domande da parte di cittadini italiani”.
Anna Quartiroli