Desio – Mamme e papà fotografano orgogliosi i loro figli, come in una qualsiasi recita di fine anno scolastico. Questa volta però la “recita” non è come tutte le altre. I bambini della quarta elementare di via Prati e di San Giorgio giocano a cricket e mostrano ai loro genitori quanto hanno imparato durante l’anno, quando i pakistani dell’associazione Minaj Ul Quran hanno dato lezione dei principi fondamentali di questo sport, il più praticato in Pakistan.
Il progetto del cricket avviato dall’istituto comprensivo Prati ha suscitato polemiche, sollevate dai Giovani Padani, pronti a difendere i giochi della tradizione, come la “lippa” piuttosto che il cricket. Il caso è finito anche in un tg nazionale, Studio Aperto. Delle polemiche non si sono interessati il preside Gianni Trezzi e l’insegnante Matteo Giammanco, che hanno portato a conclusione la loro iniziativa. E delle polemiche non c’è traccia sabato mattina, alla festa di chiusura della scuola.
Gli insegnanti e i pakistani hanno organizzato una grande dimostrazione di cricket, sul prato di fianco al parco comunale. I genitori assistono orgogliosi alle mosse dei figli, impegnati con mazze e palline. “E’ uno sport che aggrega, tutti possono partecipare” dice Antonella Contardi, mentre osserva i suoi figli in campo, i gemelli Matteo e Simone.
“Questa è un’iniziativa simpatica – aggiunge Giuseppe Vitellaro – mia figlia Chiara è entusiasta”. “I nostri bambini sono contenti di giocare a cricket” dice Cesare Bruno, mentre suo figlio Alessio è pronto al lancio della pallina. “Per i bambini è una festa”. “Forse avrei puntato su altri sport come la pallavolo o il tennis – dice Carlo Sartori – ma qualsiasi sport va bene”.
Nessuno dei genitori sembra avere perplessità sugli insegnanti pakistani. “A dire la verità mio figlio Francesco non mi aveva neppure detto che gli insegnanti sono pakistani; per i bambini non ci sono differenze, per loro l’importante è giocare” dice Gaia Pariali.
P.F.