Villasanta – Seggi nel caos a Villasanta. Ben tre errori nello spoglio delle schede per le elezioni regionali dello scorso weekend hanno infatti mandato in tilt la macchina organizzativa, trattenendo rappresentanti di lista e commissioni fino a notte fonda e creando qualche grattacapo alle forze dell’ordine. Errori di calcolo sembra siano stati commessi in tre sezioni appartenenti ai tre diversi seggi di voto cittadini. Insomma, a mezzanotte tutto era ancora illuminato a giorno come se le commissioni fossero nel pieno delle attività. A creare imbarazzi e agitazioni pare sia stato in tutti e tre i casi un errore di calcolo scoperto però molto tardi, quando i seggi erano ormai stati chiusi. La qual cosa significa che il personale della Polizia di stato inviato sul posto aveva già salutato i collaboratori del weekend e fatto rientro. Mancava forse solo la mandata di chiavi per chiudere e andare finalmente a casa, quando i tre presidenti hanno visto materializzarsi sotto i loro occhi l’incubo di ogni commissione: il calcolo che non torna.

A quel punto però, applicare le rigide procedure per riaprire i seggi e ricominciare il conteggio non era più possibile. Per un po’ si è diffuso il panico, poi i carabinieri della stazione locale sono stati contattati e ci hanno messo una pezza. Il comandante Luca Carboni ha dialogato con le autorità statali competenti e ha trovato una soluzione che ha richiesto la mobilitazione degli uomini della caserma locale. Invece che riaprire tutti e tre i seggi, le tre sezioni in questione sono state concentrate presso un unico punto, la scuola Oggioni e qui, il personale di ognuna, sotto il controllo autorizzato dell’Arma, ha proceduto con lo spoglio per la seconda volta. La procedura compiuta con tutta la stanchezza di una giornata intera di lavoro è terminata solo a ridosso dell’una di notte.
«E’ stato un incubo – ha commentato l’assessore Andrea Zorloni – fortunatamente abbiamo incontrato la disponibilità dei carabinieri. E dire che le persone coinvolte in questi errori non sono neanche alla prima esperienza”.
V.P.