«Grande attrice, grande donna»Le parole per Mariangela Melato

Talentuosa, eclettica, ironica, straordinaria, grande attrice. E grande donna. È Mariangela Melato nelle parole di quanti l'hanno ricordata nel giorno della sua scomparsa. Le parole del presidente Napolitano, del ministro Ornaghi e dei colleghi.
«Grande attrice, grande donna»Le parole per Mariangela Melato

Monza – Talentuosa, eclettica, ironica, straordinaria, grande attrice. E grande donna. È Mariangela Melato nelle parole di quanti l’hanno ricordata nel giorno della sua scomparsa per un tumore. «Mariangela Melato è stata una delle più valide interpreti dello spettacolo italiano del secondo Novecento, un’artista eclettica e di grande sensibilità che ha saputo infondere un tratto originale e inconfondibile sia al teatro che al grande schermo, collaborando nella sua lunga e proficua carriera con i più grandi registi del Paese». L’ha detto il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, il villasantese Lorenzo Ornaghi.
Un messaggio di cordoglio anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «La ricordiamo come una delle attrici più popolari, stimate ed apprezzate per il suo spiccato talento, espresso fino all’ultimo con forza di volontà ed entusiasmo. Grazie al suo personalissimo stile, in sintonia con l’evoluzione delle diverse forme di spettacolo – cinema, teatro e televisione – nel nostro paese, ha meritato rilevanti riconoscimenti anche sul piano internazionale. Ai famigliari e al mondo dello spettacolo giunga l’espressione del mio partecipe cordoglio».

Numerose le attestazioni di stima da parte dei colleghi. «Con le sue interpretazioni ha segnato la storia del teatro e del cinema italiano degli ultimi 50 anni – ha detto Carlo Repetti, direttore dello Stabile di Genova, di cui negli ultimi vent’anni Melato è stata attrice di riferimento – Mariangela è stata una parte fondamentale della storia dello Stabile di Genova con noi ha fatto una ventina di lavori sotto la guida di registi come Lavia e Ronconi. Ho perso una sorella. Gli ultimi due anni sono stati difficili ma lei ha lottato con forza e coraggio. Voleva lavorare, voleva la scena, perché sapeva che il teatro era la sua vita. Abbiamo fatto e interrotto spettacoli e prove, è accaduto varie volte, ma lei voleva così. Alla grande capacità artistica, Mariangela ha sempre accompagnato il rigore morale, civile, artistico: pretendeva rigore, ma dava grande affetto e disponibilità».
«Io e Franca siamo rimasti attoniti e Sgomenti – ha detto Dario Fo a Skytg 24 – È stata Franca – ricorda – a intuire subito che si trattava di una donna che aveva una dote straordinaria. Era generosa, piena di passione ed entusiasmi». «Quando scompare una artista come lei, scompare un pezzo di grande cultura per il paese. Un monumento straordinario. Ciao Mariangela e grazie per le emozioni che ci hai regalato e che continuerò personalmente a ricevere attraverso i tuoi film», ha commentato Alessandro Gassmann in una nota del Teatro Stabile del Veneto. «Mariangela Melato, una Donna. Un esempio di dignitá e talento. Grazie», ha scritto Fiorella Mannoia sulla sua pagina Facebook; «Addio a Mariangela Melato. Bellissima anima» le ha fatto eco lo scrittore Roberto Saviano.

Non manca la voce di Milano, la città in cui era nata nel 1941 e in cui lavorava come vetrinista della Rinascente per pagarsi gli studi di recitazione. Il ricordo è del sindaco Giuliano Pisapia: «Ci ha lasciato una grande persona e una grande attrice. Mariangela Melato, che a Milano è nata e di cui è cittadina benemerita, ha saputo esaltare il teatro e il cinema attraverso le sue numerose e importanti presenze sceniche sia con ruoli drammatici, sia in commedie. La capacità di adattarsi a ruoli diversi, di entrare così a fondo nei personaggi da lei interpretati, rappresentano una dote naturale che le ha permesso di essere una delle artiste più apprezzate dal pubblico e dai registi. Milano, nel tributarle la propria riconoscenza per l’importante attività culturale, nel 1979 le aveva conferito la Medaglia d’Oro di civica benemerenza “per aver impersonato nella passione, nella tenacia e nel duro impegno artistico, ormai noto in tutto il mondo, lo spirito volitivo della sua città”, motivazione oggi ancora più attuale».