Giussano, scissionisti cercavanoagganci nell’ente pubblico

Giussano – Antonio Stagno cercò di “infiltrare” un suo uomo all’interno delle istituzioni locali. E sicuramente aveva “agganci” con esponenti delle forze dell’ordine, che l’avrebbero più volte messo in guardia. L’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano che la scorsa settimana ha portato al maxi-blitz ha rivelato scenari da brividi. Uno dei tanti, segnatamente legato al gruppo dei cosiddetti “scissionsti” della cosca di Giussano e Seregno, riguarda la capacità di infiltrazione proprio negli ambienti istituzionali. Dalla conversazione intrercettata a bordo dell’automobile di Vincenzo Romano il 9 dicembre 2008 emerge chiaramente come il capo Antonio Stagno, 41 anni, casa a Giussano in una via Boito trasformata in una vera e propria roccaforte con tanto di sofisticatissimo sistema di videosorveglianza, abbia ricevuto “notizie” di un’indagine che lo vedrebbe coinvolto. «Gli hai detto di buttare il telefono?», dice Stagno a un interlocutore non identificato. Eppoi ancora : «Digli a mia moglie di non parlare più al telefono che anche il suo è inc., ancora l’altri tabulati non me li hanno portati… Dice quell’impiastro… questo è quello che sta parlando… l’indagine è partita per te, su… inc.. non c’è niente, diglielo in questo modo». Ancora più esaustiva è, ai fini investigativi, la comversazione intercettata il 26 gennaio dell’anno scorso a bordo della Ford Focus in uso ai cugini di Stagno, Saverio e Giuseppe Cappello, nella quale Stagno fa una precisa affermazione quando riferisce ai parenti che vicino a casa sua, su una gru, era stata piazzata una telecamera che inquadrava la sua abotazione e che tale “ambasciata” l’avrebbe ricevuta da uno “sbirro”. Effettivamente, in quel periodo era stata montata una telecamera nelle vicinanze dell’abitazione. Le strategie a lungo respiro del sodalizio prevedevano poi d’infiltrare all’interno del Comune di Giussano un referente, con l’intento di sfruttare questa presenza per ottenere dei vantaggi per tutti i componenti del gruppo. Intercettazione ambientale sulla Citroen C3 in uso a Giuseppe Daniele del 6 giugno 2009, giorno delle elezioni amministrative. Daniele: «Ogni tanto mio cugino (Antonio Stagno, nda) mi faceva: “A chi hai mandato al Comune di Giussano a votare?”. Io gli faccio: “Teo dobbiamo avere agganci anche nel Comune di Giussano”. Mio cugino mi fa: “Eh si, se abbiamo bisogno, mettiamo caso che un domani tu hai bisogno nel Comune di Giussano almeno so che ci possiamo rivolgere a qualcuno. Io purtroppo non ho fatto in tempo a far eleggere nessuno perchè questa settimana…». E Daniele risponde: «Eh, c’era un architetto di Giussano che si candidava, anche lui in Comune… Mi fa Antonio: “Ormai solo oggi e domani, io non ho avuto testa, sono stato una settimana in ospedale con mio figlio e non ho potuto fare niente”».
Antonella Crippa