Giussano: piscina, indagine chiusaE sul bar si profilano nuovi guai

Giussano: piscina, indagine chiusaE sul bar si profilano nuovi guai

Giussano – Si è chiusa con l’emissione di due avvisi di conclusione indagini e di contestuali avvisi di garanzia l’inchiesta “Dark Water” condotta dalla Guardia di Finanza di Seregno sulle irregolarità fiscali nella gestione della piscina di Giussano, legata a una convenzione ai Comuni di Mariano, Arosio e Carugo. I pubblici ministeri monzesi Walter Mapelli e Giordano Baggio contestano il reato di evasione fiscale a Flavio Turra e Giorgio Quintavalle, rispettivamente amministratore di fatto e amministratore unico dal giugno 2004 al novembre 2009 della Aquasport Brianza Ssd Srl. Gli avvisi di chiusura indagini sono preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, una volta trascorso il periodo per la produzione di eventuali memorie difensive.
L’accusa – Secondo le accuse Flavio Turra e Giorgio Quintavalle avrebbero omesso di indicare nelle dichiarazioni dei redditi della società al 2005 al 2009 (anno in cui l’Aquasport Brianza è stata messa in liquidazione) elementi attivi di reddito per quasi due milioni di euro. Viene contestata, inoltre, dal 2005 al 2008, l’omissione della presentazione della dichiarazione Iva per 340 mila euro. Al solo Quintavalle, in qualità di amministratore unico della Società sportiva dilettantistica, viene poi contestata l’emissione, nel dicembre del 2008 nei confronti di “Turra Aquasport Srl”, di una fattura di 7 mila euro più Iva relativa a operazioni commerciali ritenute inestitenti. Al termine dell’operazione “Acqua sporca”, svolta tra luglio 2009 e maggio 2010, la Finanza di Seregno aveva controllato due società, di cui una sportiva dilettantistica, l’“Aquasport Brianza” appunto, che sulla carta non aveva fini di lucro, e la “Turra Srl”, concessionaria per la gestione della piscina.
Guai in vista per il bar – L’indagine della Finanza non si è comunque limitata alla gestione della piscina. Si aggirerebbe infatti attorno a diverse centinaia di migliaia di euro l’evasione fiscale contestata ai gestori del bar dell’impianto di Giussano. Dalla Guardia di Finanza bocche cucite, ma stando alle indiscrezioni che stanno trapelando in questi giorni, i finanzieri di Seregno avrebbero accertato un non dichiarato considerevole. La somma evasa dai gestori riguarderebbe un periodo di due o tre anni di attività. L’attenzione degli inquirenti non si è soffermata solo sulla gestione fiscale ma anche su quella del personale dipendente. Una quindicina di persone, nel giro di un anno, avrebbero prestato servizio senza un regolare contratto di lavoro, praticamente in nero.
Federica Vernò