Giussano: l’operazione ”outlet”iniziò nel 2007, divise il Consiglio

L'operazione "outlet" ha inizio nel 2007 quando la società francese Altarimi Srl, in novembre, acquista dalla Edil promotions Srl l'area di 13.700 metri quadrati all'interno del comparto di via Prealpi-don Rinaldo Beretta.
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Giussano – L’operazione “outlet” ha inizio nel 2007 quando la società francese Altarimi Srl, in novembre, acquista dalla Edil promotions Srl l’area di 13.700 metri quadrati all’interno del comparto di via Prealpi-don Rinaldo Beretta. Fino a quel momento di proprietà dell’Istituto per il sostentamento del Clero, a fare da intermediario nella compravendita del terreno è Filippo Duzioni, consulente immobiliare con uno studio in città, già iscritto al registro degli indagati per un presunto reato di corruzione nell'”affaire” Ponzoni. Inizia così la diatriba politica tra chi vede nel nuovo centro commerciale un’occasione di sviluppo per Giussano e chi (l’ex presidente del parlamentino cittadino Emanuela Beacco, ad esempio) definisce l’operazione «pessima» tant’è che, anche per questo motivo, arriva a rompere definitivamente con la sua maggioranza. Il piano attuativo dell’outlet sbarca in Commissione urbanistica nel gennaio 2009 (assente la Lega Nord). Ad aprile viene approvato il Pgt. Tra l’adozione e l’ approvazione Altarimi presenta un’osservazione, la 258, con la quale chiede, in sintesi, di non limitare la superficie di vendita. I tecnici del Politecnico di Milano incaricati dal Comune di redigere il documento urbanistico propongono una controdeduzione: la proposta è di alzare a 15mila metri la superficie di vendita. Dopo lunga discussione, il Consiglio comunale, su due emendamenti, accoglie quello del consigliere Flavio Airoldi che propone di portare a 13mila metri la superficie massima di vendita. Sono quasi le 23 del 3 aprile 2009, votano per i 13mila metri la maggioranza più i consiglieri di Forza Italia Mario Nespoli e Fabio Mandruzzato, si astiene Emanuela Beacco, contrari la Lega Nord, i Repubblicani e gli Indipendenti per la Libertà. Nella programmazione dell’ordine del giorno dei Consigli comunali previsti da inizio 2009 all’ultimo utile prima delle elezioni c’è il centro commerciale, che, però, non giunge in tempo in aula. Arrivano le elezioni e la giunta di Gian Paolo Riva, appena insediata, si dice contraria a quel progetto. A luglio Duzioni e i progettisti francesi vanno in Comune per conoscere i nuovi amministratori e contestualmente la giunta dà avvio al procedimento di variante parziale sull’area in oggetto poi a quella generale. Tre lotti di terreno facenti parte dell’area su cui era prevista la nuova struttura commerciale finiscono nell’inchiesta del pm monzese Walter Mapelli sulla presunta corruzione di Massimo Ponzoni, cui proprio Filippo Duzioni, secondo i magistrati, avrebbe versato 220mila euro per ottenere un cambio di destinazione per una grande area a Desio.
Federica Vernò