Giussano – Non ce l’ha fatta Pasquale Lopresti, assicuratore di Cantù, rimasto vittima ieri pomeriggio, mercoledì, poco dopo le 16, di un gravissimo incidente stradale che ha paralizzato il traffico lungo la superstrada Milano-Lecco per ore. Estratto in condizioni disperate dall’abitacolo dell’automobile, è spirato attorno alle 5 di questa notte. Il terribile schianto è avvenuto sulla Novedratese, nel tratto compreso tra lo stabilimento della “Tisettanta” e via Tofane, in territorio comunale di Giussano. Il 72 enne canturino era alla guida di una “Toyota Rav4” e viaggiava in direzione Briosco quando è entrato in collisione con un tir che procedeva nell’opposta direzione di marcia verso Arosio. Dopo il primo intervento di rianimazione praticato sul posto dai soccorritori del 118 di Lurago d’Erba e Mariano Comense, intubato e stabilizzato, l’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano dall’elisoccorso arrivato dallo stesso nosocomio lombardo. Nello schianto il canturino ha riportato lo schiacciamento del torace e gravi lesioni alle gambe. Stando alla versione fornita dall’autista del tir, che appartiene alla ditta di autotrasporti “Tettamanzi” di Uboldo, l’autovettura ha improvvisamente invaso la corsia di marcia opposta a quella sulla quale viaggiava. Si suppone che all’origine della perdita di controllo del mezzo ci sia un malore del conducente. Dopo l’urto contro lo spigolo anteriore sinistro del mezzo pesante, il “Rav” è rimbalzato contro il guardarail. Sul posto, oltre alla Polizia locale di Giussano, che ha provveduto a bloccare e deviare il traffico verso Giussano, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Cantù e la Protezione civile giussanese. Per estrarre il ferito dalle lamiere dell’auto distrutta è stato necessario asportare il tetto all’abitacolo. L’incidente ha provocato la chiusura del tratto della strada provinciale 102 con gravi ripercussioni sul traffico, creando lunghe code di veicoli anche nelle vie limitrofe. Per mettere in sicurezza la zona, la Polizia locale ha lavorato fino a sera, quando è stata ripristinata l’agibilità.
Federica Vernò