Giro d’Italia di corsa per le donneIvana di Martino e Doppia difesa

La monzese Ivana Di Martino ha un amore infinito per la corsa. Ha deciso di mettere la sua passione al servizio dell'associazione «Doppia difesa» di Hunziker e Bongiorno per la difesa delle donne. Il progetto si chiama «21 volte donna» e dal 7 aprile la porterà per 21 giorni in giro per l'Italia. Di corsa.
Giro d’Italia di corsa per le donneIvana di Martino e Doppia difesa

Monza – «La corsa per me è come un concerto di violino, è un tramonto sulle Dolomiti, è il sorriso di un bambino, è il primo bacio, è il sapore di una giornata di sole, è amore, è la compagna di viaggio della mia vita». Ivana Di Martino spiega così il suo amore per la corsa. Ha iniziato a correre a 11 anni per gioco, indossando la maglia della Forti e Liberi Monza. Ora che di anni ne ha 42, è mamma di tre figli e insegna con il linguaggio dei segni a una ragazza non udente, Ivana continua a correre. La sua passione è anche un sogno e un progetto che sta per realizzarsi: un viaggio di 21 giorni, attraversando l’Italia e correndo ogni giorno 21 chilometri in nome delle donne.
«Ho chiamato questo progetto 21 volte donna – spiega- per dimostrare alle donne che possono arrivare lontano. Voglio dire alle donne che se ci hanno rubato i nostri sogni o li abbiamo dimenticati, non bisogna rinunciare a correre verso nuovi obiettivi».

Il viaggio di Ivana partirà il 7 aprile dalla maratona di Milano e toccherà poi tutti i capoluoghi delle regioni italiane con tre deviazioni a Medolla, epicentro del terremoto che ha sconvolto l’Emilia, Brindisi per ricordare la tragedia all’Istituto Falcone Morvillo e le Cinque terre, devastate dall’alluvione. «In ogni tappa – spiega la maratoneta monzese – mi piacerebbe trovare un piccolo gruppo di donne pronte a correre con me».
Ivana porterà il suo camper nelle piazze principali e dopo ogni corsa allestirà un gazebo per distribuire informazioni sull’associazione «Doppia difesa», fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno che ha l’obiettivo di aiutare tutti coloro che hanno subito sul lavoro o fra le pareti domestiche discriminazioni, violenze e abusi ma non hanno il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia.
Durante il viaggio Ivana porterà con sé sua figlia Caterina, 5 anni, mentre Filippo e Cecilia di 9 e 11 anni staranno a casa con il papà e raggiungeranno la mamma in qualche tappa durante i fine settimana.

«I miei figli sono straordinari e mi sostengono moltissimo – dice Ivana – la prova più difficile sarà stare lontana da loro per tanti giorni». Con il suo allenatore, Massimo Oggini della Canottieri Milano, Ivana sta preparando il piano di allenamento: «Continuo a correre almeno tre volte alla settimana e dovrò lavorare soprattutto sulla mia capacità di recupero perché correrò 21 chilometri tutti i giorni senza fermarmi mai». Il sostegno all’impresa sta arrivando già da tutta Italia attraverso il blog http://21volte donna@worldpress.com in cui la maratoneta monzese racconta di sé, dei suoi esordi e racconterà giorno per giorno la sua impresa.
Rosella Redaelli