Monza – Acque increspate (è il caso di dirlo…) tra Monza e Milano. In superficie tutto sembra tranquillo, forse in profondità invece le correnti sono più forti.
La Provincia di Monza e Brianza (o meglio la sua azienda Ato – Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) ha siglato questa mattina (venerdì 15) il contratto di servizio che regola i rapporti tra Provincia MB e Brianzacque, la società che gestirà il servizio idrico MB in concessione per i prossimi 20 anni, in base a quanto previsto dalla normativa regionale. Intanto Cap (Consorzio acqua potabile) Holding, che opera anche in Brianza, ha annunciato di voler incorporare alcune aziende idriche, tra cui Ianomi e Idra, che operano a cavallotra le province di Milano e Monza-Brianza, per dioventare il gestore unico del servizio idrico in Provincia di Milano. E sullo sfondo resta sempre da capire il ruolo del capoluogo brianzolo, Monza, che a suo tempo ha affidato il servizio idrico in città ad Acsm-Agam, partecipata dal gigante A2A. Come dire: la Brianza è come la caramella Polo. Tutta a Brianzacque tranne nel centro, dove c’è il “buco” di Monza.Vedremo se la nuova amministrazione Scanagatti saprà prendere il problema perl e corna.
Provincia di Monza e Brianza.
I 58 articoli che compongono il contratto sono stati sottoscritti da Fabrizio Sala, Presidente dell’ATO-MB e assessore provinciale all’Ambiente e dal presidente di Brianzacque Rino Raho.
“La sigla di questo contratto è un ulteriore passo avanti per attuare la riforma del servizio idrico – ha spiegato Sala – mantenendo la governance pubblica dell’acqua dai pozzi alle abitazioni, dalle industrie ai depuratori: ora la Brianza ha perfezionato l’accordo, confermandosi leader in Lombardia nell’efficientamento del servizio idrico. Ora l’impegno è migliorare la qualità, semplificare il sistema e trasferire quote di costi burocratici agli investimenti: primi fra tutti i lavori necessari e non più procrastinabili ai depuratori di Monza, Varedo e Vimercate ”.
La Provincia MB è tra la prime in Lombardia a sottoscrivere il contratto di servizio con il gestore unico “in house” – cioè interamente controllato dagli Enti Locali – mentre sono in corso le procedure di conferimento delle reti da parte dei 14 soggetti sparsi in Brianza, come previsto a dicembre 2011 dall’assemblea dei sindaci.
Provincia di Milano
Intanto giovedì l’assemblea di Cap (Consorzio acqua potabile) Holding ha dato il via libera all’incorporazione di Tam, Tasm, Ianomi e Idra Patrimonio in Cap Holding per costituire entro il 31 dicembre il gestore integrato del servizio idrico della provincia di Milano. Approvati all’unanimità il bilancio di esercizio 2011 e la destinazione degli utili, pari a 5milioni e 593mila euro, di cui 3.321.544 saranno accantonati a riserva Fondo Rinnovamento Impianti per finanziare gli investimenti sul territorio.
Entro la fine dell’anno le quattro società di gestione Tam, Tasm, Ianomi e Idra Patrimonio saranno incorporate da Cap Holding e si fonderanno in un’azienda unica, concretizzando la delibera votata il 5 aprile dal consiglio provinciale di Milano: “Dalla fusione delle società esistenti nascerà un’azienda a capitale interamente pubblico, direttamente posseduta dai Comuni, secondo il modello in house providing – riassume il presidente di Cap Holding Alessandro Ramazzotti-. Oggi CAP Holding gestisce già il servizio idrico in 119 dei 133 Comuni della provincia di Milano. Una volta concluso il processo di fusione, l’azienda unica garantirà omogeneità a tutto il territorio milanese, supreando la frammentazione”.
Secondo il presidente Ramazzotti, l’avvio del gestore integrato della provincia di Milano potrebbe essere il primo passo per un progetto più ambizioso, che aggreghi la gestione del servizio idrico delle province di Milano, Monza e Lodi in un’unica azienda di gestione, in grado di operare sui territori grazie all’esperienza e al radicamento delle società operative.
Paolo Cova