Gelmini a Besana, gli insegnanti:"Riforma senza cuore nè passione"

Sulla vicenda del ministro Gelmini a Besana, le contestazioni che ne sono seguite e la polemica del giorno dopo, riceviamo e pubblichiamo una lettera di alcuni insegnanti della scuola primaria di Villa Raverio presenti alla manifestazione:

Nell’intenzione degli insegnanti, dei genitori, dei dirigenti e del personale ATA presenti c’era quella di segnalare al Ministro (che non abbiamo mai occasione di incontrare) la nostra preoccupazione per la scuola. Lo striscione che abbiamo portato poneva la domanda: “ Se la scuola è costosa oggi, quanto ci costerà l’ignoranza domani?” Riteniamo che nei pronunciamenti del Ministro e nei decreti approvati non ci sia NÈ CUORE NÈ PASSIONE EDUCATIVA, la sua è una logica di tagli assolutamente impropria e inopportuna che ostacola il diritto allo studio di tutti e in particolare di chi non ce la fa. In ciò che definiscono riforma Gelmini è difficile leggervi un pensiero pedagogico professionalmente chiaro e sicuro, probabilmente riceve il plauso e il consenso dei colleghi ministri che freddamente calcolano il risparmio, ma non quello degli insegnanti che hanno a cuore la formazione dei bambini come persone in crescita e la conquista di competenze necessarie per essere attivi cittadini nella società di oggi. Con questi tagli e direttive c’è il rischio che la scuola pubblica non possa adempiere al meglio i suoi compiti istituzionali che invece i governi dovrebbero garantire tutelare e promuovere per rispondere alle esigenze delle famiglie e della società. Vogliamo ribadire che non siamo fanatici sindacalisti estremisti e… cos’altro..ma persone che operano con bambini e ragazzi e sono molto preoccupati di dove può andare la Scuola Italiana. Non era nostra intenzione impedire al Ministro di parlare, come molti hanno detto, ma quello di far conoscere che ci sono scontenti che non riescono ad essere visibili. Lontano da noi l’idea di interrompere la campagna elettorale, infatti nel momento in cui hanno parlato i candidati lo striscione è stato abbassato.
Alcuni insegnanti della scuola primaria di Villa Raverio