Fuga di monossido a LentateUna famiglia finisce in ospedale

Lentate sul Seveso – Per colpa del gas killer quasi un’intera famiglia, nonni compresi, è finita all’ospedale. É successo intorno alle 19 della sera di San Valentino, lo scorso lunedì 14 febbraio, in una piccola casa di corte in via Mameli a Birago, quando molto probabilmente il malfunzionamento della caldaia ha provocato una pericolosa fuga di monossido di carbonio. In casa in quelle ore ci sono marito e moglie, sui sessant’anni, i nipotini di nove e dieci anni e la nuora. Hanno trascorso il pomeriggio insieme, quando improvvisamente i bambini hanno dei forti capogiri e vomito: si sentono davvero male e non si capisce perché.

La preoccupazione si amplifica quando anche la nonna si sente poco bene, sino ad arrivare a perdere i sensi. Fortunatamente in quei momenti fa rientro a casa il figlio dei sessantenni, padre dei due bambini, che prende in pugno la situazione e chiama subito il 118. Basta accennare al telefono al fatto di un malore collettivo, unito a vomito e mal di testa, per spingere il pronto intervento a mandare sul posto un’ambulanza dell’Avis Meda e anche l’automedica. Sanitari e volontari individuano l’origine del malessere generale in una fuga di monossido di carbonio, il cosiddetto gas killer perché silenzioso, inodore, capace di uccidere, senza che la vittima se ne accorga. Subito vengono aperte le finestre e areati i locali, onde evitare che anche i soccorritori si sentano male, e infine vengono chiamati i vigili del fuoco, dotati dei macchinari appropriati per individuare la fuga. In via Mameli arriva una squadra di permanenti di Seregno.

Nell’ambiente dove si trova la famiglia i rilevatori non possono essere utilizzati, i locali sono infatti stati areati. I pompieri salgono così in mansarda e qui i macchinari iniziano a suonare, insomma scatta l’allarme, in casa c’è monossido. A feriti al sicuro, trasferiti in ospedale a Desio, le operazioni di rilievo proseguono: vengono chiuse tutte le finestre, si ripete la rilevazione anche al piano sottostante e il gas killer viene riscontrato. A Birago interviene anche la Asl, che dispone la chiusura dell’impianto di riscaldamento, almeno sino a quando la fuoriuscita di monossido non sarà azzerata, compito che ora spetta a un tecnico.

Intanto la famiglia vittima del monossido trascorre la notte in ospedale. Bambini e mamma stanno bene, vengono dimessi in nottata, mentre i nonni sono tenuti sotto osservazione sino alla mattina successiva, martedì 15: sono rimasti più a lungo in quell’ambiente, i sanitari vogliono avere la certezza che non abbiano riportato conseguenze. Nella giornata di martedì anche loro hanno lasciato il nosocomio.
Cristina Marzorati