Burago Molgora – È a un cittadino curioso che due marocchini minorenni, già arcinoti alle forze dell’ordine, devono la denuncia per incendio doloso di un’auto, spiccata dai carabinieri della stazione di Vimercate. Commessa la bravata, non si sono preoccupati dell’eventuale presenza di testimoni e un residente che filmava l’incendio ha inconsapevolmente immortalato anche i due piromani. Si tratta di un sedicenne e di un diciassettenne di origini marocchine entrambi nullafacenti e provvisti di precedenti di polizia, uno residente a Carnate, l’altro a Burago.
Sono giovani senza guida e senza freni, che passano da soli la maggior parte della giornata e che anziché scuola e lavoro scelgono scorrerie e, secondo i sospetti dei militari, anche furti e rapine. Nella notte del 20 aprile, a Burago, è stata la Fiat Punto di un residente a prendere inspiegabilmente fuoco. Le fiamme si solo levate alte, fino a quando non sono arrivati i vigili del fuoco. Pochi istanti dopo il divampare dell’incendio, però, un residente si è affacciato alla finestra e nell’attesa dell’arrivo dei pompieri ha filmato con il telefonino cellulare le manovre di due ragazzini a bordo di un scooter che si allontanava dal luogo dei fatti.
È in questo filmato che i carabinieri di Vimercate hanno ravveduto le prove di colpevolezza dei due ragazzini, soprattutto alla luce del ritrovamento di quello stesso scooter in possesso della coppia di baby banditi. Gli approfondimenti sono durati qualche settimana e alla fine la denuncia in stato di libertà è stata spiccata. Nei confronti dei due scapestrati minorenni, inoltre, pare siano siano in corso approfondite indagini che potrebbero attribuire proprio ai ragazzini una lunga serie di furti, rapine e danneggiamenti commessi a Burago nello scorso mese di aprile. L’episodio è solo l’ultimo di una serie che vede protagonisti minorenni allo sbando, in grado di collezionare una manciata di reati anche in un solo fine settimana.
Valeria Pinoia