Suonare quando si ha qualcosa da dire e non per forza. È venuto in mente al cantautore Fabrizio Coppola, non è certo il primo ma rappresenta anche una rarità. Venerdì 11 novembre torna su un palcoscenico dopo alcuni anni di silenzio, con canzoni che per ora esistono solo perché sono state scritte e che poi forse diventeranno un disco.
Coppola riparte dall’Arci Bellezza di Milano e a gennaio (ri)passerà dal Tambourine di Seregno. Ricomincia con Ismaele.
«Alla fine del tour di Waterloo mi sono preso una lunga pausa – ha scritto – avevo bisogno di un po’ di tempo per sgomberare la mente. Dopo più di dieci anni di attività, ho sentito il bisogno di azzerare il tutto e di provare molto lentamente a immaginare un modo per continuare a fare il musicista, cercando però di concentrarmi solo sugli aspetti positivi. Le aspettative troppo alte, se non sono soddisfatte, chiedono un prezzo. C’è voluto del tempo, ma ora sono pronto a ricominciare, in modo diverso rispetto a prima: così ho deciso di portare in giro una manciata di nuove canzoni, che ho scritto negli ultimi quattro anni, perché suonare dal vivo è ancora una delle cose più belle della mia vita. Poi penserò a registrare questa raccolta di canzoni, che per ora ha il titolo di Ismaele, ma non ho alcuna voglia di rimettere in piedi la classica routine scrittura/registrazione/promozione/concerti. Mi piace molto l’idea che queste canzoni per qualche tempo non esisteranno se non quando ve le suonerò. Si faceva così, prima del giradischi. Quindi se vorrete ascoltarle dovrete uscire di casa. Voglio riappropriarmi della musica come esperienza reale e condivisa, umana, fatta con e per le persone».
Ismaele raccoglie delle canzoni d’amore e «una vena sentimentale che mi sento in grado di maneggiare serenamente, ora che ho passato i quarant’anni», dice l’autore.
«Le presenterò in una serie di concerti, senza il bisogno di farne mille, con l’intenzione di rendere speciale ogni serata. Sarò da solo con le mie chitarre e la mia voce».
Dopo Milano, Fabrizio Coppola sarà al Tambourine di Seregno con Giuliano Dottori il 13 gennaio 2017; il 28 gennaio farà tappa all’Arci Pintupi di Verderio Inferiore.