Maurizio Arrivabene lo ha detto nei giorni scorsi: «Prima o poi Vettel con la Ferrari vincerà il titolo mondiale. Ma se continua a commettere errori, come ha fatto anche durante le prove libere del GP degli Stati Uniti ad Austin in Texas, rischia di non arrivare secondo. Sul tracciato di Austin la pioggia è caduta per oltre un’ora con sprazzi di prove, numerosi testa coda e con Hamilton sempre al comando che ha lasciato intendere come voglia assicurarsi, in questa quart’ultima gara, il suo quinto mondiale di formula 1, pareggiando i conti con Juan Manuel Fangio ed entrando nell’Olimpo del podio del massimo campionato automobilistico con l’argentino a Michael Schumacher.
Per contro Sebastian Vettel ha commesso un altro errore: non ha rispettato la velocità nella prima sessione di prove libere durante il regime di bandiera rossa nei settori 6 e 7 ed è stato penalizzato di tre posizioni in griglia di partenza. Come se durante la stagione, Hamilton non abbia ricevuto da Vettel abbastanza regali, ecco arrivare anche questo di Austin per non fargli rimandare, magari, la festa del quinto titolo!
Pochi i giri percorsi da Hamilton, nove in tutto di cui solo tre nella seconda sessione. La Ferrari ha fatto un lavoro differenziato con i due piloti proiettato molto sulla corsa. In quei tre giri la Mercedes di Hamilton ha strappato il miglior tempo alla Toro Rosso del francese Gasly che si è lasciato alle spalle la Red Bull di Verstappen che sarà suo compagno di squadra l’anno prossimo. Comunque anche Gasly e l’altro pilota della Toro Rosso, l’inglese Hartley, partiranno in fondo allo schieramento, penalizzati per aver sostituito alcuni elementi del motore. Nelle seconde prove libere non sono scesi in pista Sainz, Ricciardo, Grosjean, Magnussen e Bottas. Per quel che riguarda la qualifica è ancora prevista pioggia su un Texas che nelle ultime ore è stato funestato dai nubifragi.