Expo 2015, quattro occasioni per pensare un nuovo umanesimo

Momenti di confronto e riflessione promossi dal Decanato di Monza con l’Equipe Mondo Economia. Si parte il 17 ottobre e si conclude il 20 marzo
Expo 2015, quattro occasioni per pensare un nuovo umanesimo

Expo 2015 come reale occasione per un nuovo umanesimo. Si tratta, infatti, di cogliere l’invito a nutrire il pianeta, ben oltre l’evento internazionale, e di interrogarsi per mettere al centro la necessità di uno sviluppo in grado davvero di rivolgersi in maniera equa a tutti e di promuovere costantemente il diritto al cibo. Ma anche di interrogarsi, dunque, per agire e parlare una nuova lingua comune, fatta di un’umanità diversa, non esclusivamente legata ai bisogni materiali.

E’ quello che ha scelto di fare il decanato di Monza, con gli incontri promossi in collaborazione con l’Equipe Mondo Economia, con la proposta di quattro momenti di riflessione e dibattito proprio su Expo “occasione di nuovo umanesimo”. “Lo scandalo per i milioni di persone che soffrono la fame non deve paralizzarci, ma spingerci ad agire, tutti, singoli, famiglie, comunità, istituzioni, governi, per eliminare questa ingiustizia”, le parole di Papa Francesco che invitano all’impegno deciso, perché la condivisione del pane quotidiano sia mondiale.

Gli appuntamenti accompagneranno sino alle porte dell’evento: quattro serate, da ottobre a marzo, per parlare di scarsità ed abbondanza, di cibo, ma anche di educazione e di una nutrizione non solo materiale ma anche spirituale, proprio come sollecitato anche dall’arcivescovo Angelo Scola: “ (…) siamo spinti ad affrontare il rapporto tra cultura e culture e quello del dono della nostra fede cristiana considerata in se stessa e in relazione ad ogni religione e mondovisione”.

Il primo appuntamento dal titolo “Expo 2015: facciamo un’occasione di sviluppo umano” è in programma per venerdì 17 ottobre, alle 21 al centro parrocchiale Cazzaniga, Sacra Famiglia, in via Muratori 3. A parlarne saranno Paolo Foglizzo, della rivista “Aggiornamenti sociali” ed Ermenegildo Conti, Facoltà Teologica Italia settentrionale.

A seguire, il 14 novembre, “Il paradosso della scarsità nell’abbondanza” con Giancarlo Rovati dell’Università Cattolica ed Ermenegildo Conti; la serata si terrà all’oratorio di San Biagio. Il 27 febbraio si discuterà di “Non solo pane. Cibo, educazione, umanesimo con monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per Cultura, Carità, Missione e Azione sociale della Diocesi di Milano, con tappa all’oratorio di San Rocco.

A chiudere il ciclo, il 20 marzo, sarà monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, alla parrocchia San Giuseppe. Al centro del dibattito “L’uomo vive di pane e di parola: il bisogno di nutrimento e il mangiare con Gesù”.