Ex Fornace, il piano e la torre:Busnago contro Trezzo sull’Adda

Busnago – Come uno sfregio sull’orizzonte di Busnago; un’ombra sui campi lunga 38 metri, che spunta dalla vicina Trezzo e minaccia di modificare irrimediabilmente il paesaggio cittadino. Una torre. Di tredici-quattordici piani. A poco meno di un chilometro dall’abitato di via Piave, un chilometro e mezzo dal centro del paese.

Il progetto è previsto nel piano di governo del territorio trezzese: un piano di intervento produttivo che trasformerà una zona fitta di vecchi stabilimenti in un nuovo comparto industriale d’avanguardia. Niente di male, non fosse per quell’edificio alto quasi quaranta metri, che dovrebbe ospitare un’azienda specializzata in campo elettrico. Conosciuti i dettagli del progetto, il sindaco Visconti si è mosso in due direzioni: ha messo al lavoro tutta la sua squadra di amministratori per presentare ai vicini un’osservazione con la proposta di valutare un’alternativa – l’area inceneritore, come già previsto nella Vas – all’attuale localizzazione della torre. Poi ha convocato un consiglio comunale aperto per discutere del problema con i cittadini.

Anche perché il nuovo comparto industriale rischia di incidere profondamente sul traffico locale, in particolare sulla già congestionata Sp2, proprio mentre a Busnago si lavora – fianco a fianco con la Provincia – per tentare di alleggerire il carico dell’arteria. Dall’opposizione è arrivato qualche prevedibile rimbrotto alla giunta Visconti per come è stata gestita la vicenda. «Vi siete mossi troppo tardi, di questo piano si sapeva già nel mese di novembre e ora è troppo tardi», hanno protestato un po’ tutti i consiglieri di minoranza. Il sindaco ha promesso di intraprendere qualsiasi iniziativa possibile per far cambiare idea all’amministrazione di Trezzo, non ultima la creazione di un comitato di protesta.

Questo, alla fine della scorsa settimana. Per l’inizio della nuova si sperava potesse arrivare un parere negativo dalla Provincia, che a oggi però non si è ancora pronunciata. E lunedì la giunta trezzese ha inserito l’argomento nell’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì pomeriggio, quando è arrivata la temuta approvazione definitiva. «Ora valuteremo come muoverci – ha detto Visconti, che non vuole darsi per vinto – innanzitutto cercheremo di capire come il comune di Trezzo ha risposto alla nostra osservazione, poi si vedrà».
Letizia Rossi