Emergenza, più mezzi nel 2012In Brianza operative 11 ambulanze

Nel 2012 nessun taglio previsto nel settore dell'urgenza e dell'emergenza e se si dovesse incappare nella sfortuna di dover chiamare il 118 si può stare certi che non mancheranno né uomini né mezzi.
Emergenza, più mezzi nel 2012In Brianza operative 11 ambulanze

Monza – In fatto di salute i monzesi possono dormire sonni tranquilli. Nel 2012 nessun taglio previsto nel settore dell’urgenza e dell’emergenza e se si dovesse incappare nella sfortuna di dover chiamare il 118 si può stare certi che non mancheranno né uomini né mezzi. Tutt’altro: il territorio di Monza e Brianza sarà infatti riorganizzato con l’ottimizzazione di mezzi e risorse. A rassicurare i cittadini la dottoressa Gianpiera Rossi, responsabile del Servizio sanitario urgenza emergenza 118 di Monza e Brianza, allontanando le voci di crisi che circolano in diverse Croci.

“Nei primi mesi del 2012, con il rinnovo delle convenzioni, è prevista una riorganizzazione con l’ottimizzazione delle risorse e un incremento dei mezzi – ha spiegato – Tutto questo sarà possibile grazie ad Areu (Azienda regionale urgenza emergenza, ndr) che ha accolto le nostre richieste di riorganizzazione avvalendoci di una casistica e statistica ormai ultradecennale”. In altre parole convogliare le risorse di uomini e di mezzi dove ce n’è maggiore bisogno: nelle aree più altamente abitate e trafficate quali Monza e gli hinterland di Desio, Cesano Maderno e Vimercate.

Eloquenti i numeri: dagli inizi del 2012 saranno presenti sul territorio di Monza e Brianza 11 ambulanze attive ventiquattro ore su ventiquattro, 3 mezzi aggiuntivi nelle fasce più impegnative cioè dalle 7 alle 13 quando c’è maggiore congestione di traffico, 2 automediche (cioè mezzi con un medico a bordo) che si alterneranno con turni nell’arco di tutta la giornata, 1 automedica diurna per il territorio di Vimercate e 2 mezzi di soccorso intermedio (cioè con l’infermiere a bordo) notturno con partenza dagli ospedale di Carate e di Vimercate.

Ad oggi, in attesa della riorganizzazione, sono 21 le associazioni che, in convenzione continuativa o a gettone, operano con il 118 garantendo interventi rapidi ed efficaci sull’ampio territorio della provincia briantea. Un quadro più che rassicurante che evidenzia il grande lavoro svolto dalla centrale operativa ubicata sopra il Pronto soccorso del San Gerardo che nel corso del 2010 ha dovuto smistare oltre 94mila chiamate effettuando oltre 51.500 missioni di soccorso primario.

Un trend in continuo aumento da quando nel 2008 è stata istituita l’Azienda regionale emergenza urgenza. “I maggiori interventi riguardano soprattutto eventi medici acuti – ha proseguito la Rossi – Seguiti da quelli traumatici che riguardano soprattutto incidenti stradali. Su tutti gli interventi per fortuna solo un 5 per cento è codice rosso (cioè un intervento su pazienti critici, in pericolo di vita), il 20-25 per cento sono codici gialli (cioè pazienti mediatemnte critici) e il restante codici verdi”. Ultima nota positiva un uso sempre più oculato e preciso del numero telefonico 118. “Per fortuna sono lontani i tempi degli scherzi telefonici e dell’uso del servizio per ricevere informazioni che nulla avevano a che fare con il mondo sanitario come, per esempio, in molti ci contattavano per ricevere informazioni sulle bollette”, ha concluso la Rossi.
Barbara Apicella