Gli italiani si preparano a partire per le vacanze di Pasqua ma, nella definizione delle mete di viaggio, sembra pesare molto la situazione internazionale. In questa primavera di rivolte e flussi migratori che stanno coinvolgendo il Mediterraneo, normalmente prediletto da chi viaggia in questo periodo, il Marocco è l’unico paese dell’area nord africana ad essere considerato – a torto o ragione – tranquillo. Il Mar Rosso è scelto da pochi La stessa Malta ha perso terreno. Per Federalberghi il decremento del giro d’affari prodotto dai turisti per Pasqua rispetto all’anno precedente sarà del 19%: un calo al di sopra di ogni aspettativa. A Pasqua saranno invece in crescita nelle preferenze dei vacanzieri i bed&breakfast e gli agriturismo.
Ma torniamo alla situazione del Mediterraneo.
A Giovanni Medaglia, amministratore delegato del Tour Operator bergamasco Passatempo (cataloghi: Egitto, Kenya e Tanzania, India e USA) abbiamo chiesto qual è la reale situazione nelle zone turistiche del Mar Rosso e dell’Egitto): «Per quanto concerne il Mar Rosso non c’e’ nessun tipo di problema cosi come a Luxor e ad Asswan».
Quali sono allora le zone a rischio?
«Al momento non ci sono vere e proprie zone a rischio, ma al Cairo bisogna avere una certa cautela ed accortezza e seguire le indicazioni delle guide.
Come vanno ora le prenotazioni per Egitto e Mar Rosso?
«Per quanto riguarda il Mar Rosso ci sono timidi segnali di ripresa mentre il Tour Classico (la navigazione sul Nilo) sta riprendendosi con maggior lentezza».
Cosa si prevede nel breve termine?
«Una costante e continua ripresa del mercato per questa destinazione»
Quali rassicurazioni e consigli può dare a chi intende recarsi in mar Rosso o in Egitto?
«Per i turisti non c’e’ alcun pericolo e possono recarsi tranquillamente in queste aree, anche durante i disordini i turisti non hanno avuto problemi dal punto di vista della sicurezza personale».
Anche Marisa Impellizzeri titolare del Tour Operator Norama Tunisia (sede in via Borgo Palazzo a Bergamo) confida in un vicino futuro più roseo, anche se – dice senza mezzi termini – che «si è generata una psicosi inutile sulla Tunisia».
Com’è la situazioni laggiù?
«Le rispondo ricordando a tutti che in Tunisia in questo momento ci sono tantissimi turisti francesi e tedeschi. Una ragione ci sarà pure se hanno deciso di trascorrere la Pasqua al sole».
Sta dicendo che non ci sono problemi?
«I problemi sono qui, sono a Lampedusa. Non c’è alcun reale motivo per non andare in Tunisia. Hotel, ristoranti, luoghi di ritrovo sono tutti aperti e per metà naturalmente vuoti. Alcuni nostri tour poi sono verso oasi e luoghi insoliti, di charme».
Media e tv però danno altre versioni..
«E questo non ci aiuta, perchè la situazione è ben diversa da quella raccontata. Si boicotta una destinazione senza sapere realmente cosa c’è in Tunisia. Per questi viaggi valgono i consigli che vengono dati a comuni destinazioni. Io confido in una ripresa in tempi rapidi. E andate in Tunisia, non c’è alcun problema. Come può un Tour Operator spedire turisti in una zona se è rischiosa? Non ho alcun interesse a danneggiare l’immagine di Norama Tunisia e soprattutto sarebbe una follìa mandare i vacanzieri in luoghi non sicuri. Non le pare?»