Dimissioni di massa a BrugherioRonchi lascia, cade la giunta

Il palazzo di Brugherio è crollato. Venerdì mattina la metà più uno dei consiglieri comunali ha rassegnato le dimissioni. E il sindaco Maurizio Ronchi ha fatto lo stesso decretando la fine dell'amministrazione eletta nel 2009.
Indagato l’ex sindaco di BrugherioIl leghista Ronchi: «Sono sereno»

Brugherio – Il palazzo di Brugherio è crollato. Venerdì mattina la metà più uno dei consiglieri comunali ha rassegnato le dimissioni, decretando la fine del governo di Maurizio Ronchi. In sella sono rimasti solo la Lega, il Gruppo Misto e l’Udc. Il sindaco, in contrattacco, ha fatto lo stesso, si è dimesso. L’obiettivo era forse quello di guadagnare i venti giorni di governo che la legge prevede in caso di dimissioni del primo cittadino. Deciderà il prefetto quali dimissioni prevalgano, ma certamente in città arriverà un commissario per traghettare il Comune fino alle prossime elezioni.

La crisi è esplosa la settimana scorsa con le dimissioni dell’assessore all’urbanista Enzo Imperato. Al consiglio ha detto di non essere riuscito a lavorare serenamente al pgt per il prevalere di interessi personali. Lo hanno seguito i colleghi piediellini Rossella Zaffino e Carlo Nava. Sullo sfondo c’è anche un avviso di garanzia per abuso d’ufficio notificato in settimana a un consigliere del Pdl. E le indagini che carabinieri e polizia giudiziaria stanno compiendo in municipio da tempo.
Valeria Pinoia

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