Dietro una veletta… una donna

Dietro una veletta… una donna

Monza – Cappellini e velette, diademi da sposa e cappelli a larghe tese, piccoli copricapo da cerimonia e perfino un grande cappello per i periodi di lutto. E’ un tuffo nella moda femminile tra il 1925 e gli anni Settanta la nuova mostra promossa dal Museo Etnologico di Monza e Brianza.
Venerdì, alle 18, al mulino Colombo di vicolo scuole 11, a Monza si inaugura "Dietro una veletta", una piccola esposizione per raccontare l’arte del cappello attraverso l’esperienza, tutta la femminile, del laboratorio delle sorelle Sala di Seregno.
"Il negozio storico delle sorelle sala di via Umberto a Seregno – spiega Silvana Giacovelli, vicepresidente del Museo Etnologico di Monza e brianza- viene inaugurato nel 1925 da Gina e Rita Sala, l’attività è passata poi alle nipoti Maria Rosa e Silvana che hanno proseguito l’attività fino a pochi mesi fa".
Al momento di chiudere il negozio e laboratorio le sorelle Sala hanno pensato che tutto il materiale raccolto in ottant’anni di attività non poteva andare perduto e quindi hanno deciso di donare attrezzi da lavoro, stampi e una collezione di modelli da donna al Museo etnologico. "Siamo molto felici di questa donazione – prosegue Giacovelli – che arricchisce di nuovo materiale il nostro museo e soprattutto offre un panorama della produzione di cappelli da donna in Brianza il secolo scorso".
Nei trenta modelli in mostra c’è un po’ di storia del costume italiano: ci sono graziosi copricapi dai colori pastello, arricchiti di piccole piume o impreziositi da eleganti velette. Tra i modelli più curiosi un cappellino nero, ornato da tante piccoli rondini sulla veletta: forse un modo elegante di salutare l?arrivo della primavera.
Ci sono cappelli da cerimonia in seta o in paglia, arricchiti da fiori realizzati a mano, altri dai verdi brillanti in seta e chiffon con lunghi nastri, altri ancora dalla linea semplice, ma arrcchiti di decori in perline e paillettes.
Uno dei pezzi più curiosi in mostra è un grande cappello nero con una lunga veletta di tulle,realizzato in occasione di un funerale per la moglie del defunto.
In mostra anche molti spilloni che venivano utilizzati per rendere più personale ogni copricapo e una sezione dedicata ai copricapi per le spose .
"Si tratta di veri diademi – spiega Giacovelli – di strass o perline che richiedevano un grande lavoro e molta manualità".
La mostra, che si inaugura venerdì alle 18, sarà aperta fino al 28 marzo tutti i giorni, tranne il lunedì con seguenti orari: martedì e giovedì dalle 9 alle 12,mercoledì,venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19.
L’ingresso alla mostra è libero; è possibile prenotare visite guidate per adulti e scolaresche telefonando al numero 039.2304400.
Rosella Redaelli