Desio – A bocce ferme è possibile analizzare il voto dopo il primo turno: un dato su tutti, il drastico tracollo del Pdl, che ha perso rispetto all’anno scorso qualcosa come 3.262 voti scendendo dal 27% (primo partito), al 12,5%. Ha da gioire il Pd, che ha scalzato il Pdl dalla vetta, ma a sua volta ha perso 609 voti, così come segno meno riporta l’Idv (207 voti persi). Emorragia anche per la lista di Mariani, Desio 2000, che ha perso 233 voti, per la Lega Nord, -179, e L’Udc, -96 voti.
A guadagnare, la lista civica pro Corti, Desio Viva, + 323 voti e i Grillini di Desio 5 Stelle, + 160 voti. Dove sono finiti gli oltre 3mila voti persi dal Pdl? Solo in parte nella lista di Antonino Foti, 594 preferenze. La «linea verde» adottata dal regista della campagna elettorale pidiellina Renato Farina non ha evidentemente convinto gli elettori.
Il ringiovanimento della lista, come ammesso a caldo dal candidato sindaco Tiziano Garbo, non è stata compresa. Lo stesso leader Udc, a freddo, si assume parte delle responsabilità della debacle: a parlare sono anche i numeri, personalmente ha ottenuto il 18%, la coalizone che l’ha sostenuto il 20,22%. Al contrario, Corti con il suo 37% personale, è stato apprezzato di più della sua coalizione, 31,5%.
Più o meno allineato il voto personale (20,54%) e quello di coalizione per il candidato della Lega e della lista civica Per Desio (21%), Silvio Arienti. Grande credito personale anche per l’ex sindaco Mariani che con il suo 11,21% ha superato il risultato ottenuto dalla sua lista (10,17%), forse votato anche da chi nella scheda ha sbarrato il Pdl.
Tra i voti di preferenza, grande exploit per Salvatore Mattia Costanza (Desio 2000), 249, superato solo da Lucrezia Ricchiuti (Pd) con 252. 208 le preferenze ottenute da Antonino Foti (Desio per tutti), mentre nella Lega Nord prevale Antonio Zecchin con 123 voti. Solo 66 per il segretario cittadino Ettore Motta.
Roberto Magnani