Desio, no a un milione e mezzodi metri quadri di nuovo cemento

La variante al pgt, il piano di governo del territorio, passa in consiglio comunale con i voti del centrosinistra. Cancellata una colata di cemento da un milione e 400mila metri quadrati. Saltano i progetti edilizi Pam, Cascina Americana e San Giuseppe.
Desio, no a un milione e mezzodi metri quadri di nuovo cemento

Desio – La sorpresa arriva nel cuore della notte. La maggioranza di centrosinistra presenta una serie di emendamenti alla variante al pgt. Prevedono di bloccare il centro commerciale Pam Antares e i progetti edilizi a San Giuseppe e alla Cascina Americana, i più discussi negli ultimi anni, restituendo a quelle aree la loro destinazione agricola. Oltre 400 mila metri quadrati che restano verdi. Gli emendamenti passano, così come la variante, con i voti del centrosinistra, mentre Lega Nord, Pdl, Udc e lista Civica Desio 2000 escono dall’aula e Paolo Di Carlo (Desio 5Stelle) si astiene. Risultato: saranno bloccati non solo un milione di metri quadrati di aree edificabili, come annunciato dalla giunta nei giorni scorsi. Ma anche le cosiddette Atr (aree di trasformazione), quattro maxi aree alla periferia della città.

Niente centro commerciale. Niente palazzine, per un totale di quasi un milione e mezzo di metri quadrati non più edificabili. “Inizia la svolta” dice soddisfatto il sindaco Roberto Corti. Gli emendamenti alla variante sono stati presentati alle due di notte, durante la discussione in consiglio, martedì, dal consigliere del Pd Dario Hueller. Prevedono di ricondurre al piano delle regole le Atr, che da edificabili tornano così ad essere destinate all’agricoltura e al verde. “Tutti si aspettavano che saremmo intervenuti, prima o poi, su quelle aree” dice l’assessore all’urbanistica Daniele Cassanmagnago. “Gli emendamenti rispondono alle nostre linee guida: salvaguardare il territorio, limitando il consumo. Anche la minoranza avrebbe potuto votare”.

Invece l’opposizione è uscita dall’aula. Il dibattito, per tutta la sera, è stato molto acceso. Il primo ad intervenire, Tiziano Garbo (Udc): “Avete deciso di procedere a passo sovietico. Ma non dobbiamo fare una caccia all’untore, allo speculatore, all’immobiliarista”. Garbo nella seduta precedente aveva presentato un ordine del giorno per il ritiro della variante e la revisione di tutto il Pgt. Ma la proposta è stata bocciata, votata solo dallo stesso Garbo.

In aula ha attaccato anche Vincenzo Bella (Pdl) ex vicesindaco della prima giunta Mariani: “Non è vero che in 10 anni di centrodestra è stato dato solo spazio ai cementificatori. Certo, alcune ferite ci sono. Ma non bisogna criminalizzare a tutti i costi l’edilizia”. “Cosa diremo – ha detto Sergio Pozzoli di Desio 2000- ai proprietari dei terreni in questione che hanno pagato l’Ici?”. “Approfittiamo per dare un taglio più netto con una variante generale” ha aggiunto Paolo di Carlo (5 Stelle). Più duri i consiglieri della Lega Nord. “Avrei votato la variante se fossero state inserite anche le aree di San Giuseppe e della Pam” ha sottolineato Andrea Villa. Ma quando la maggioranza, a sorpresa, ha presentato gli emendamenti per inserire proprio le aree citate, anche lui, come il resto della minoranza, è uscito dall’aula.
Paola Farina