Desio: inseguiti dopo tentato furtoCarabiniere ferito da una cesoia

Desio: inseguiti dopo tentato furtoCarabiniere ferito da una cesoia

Desio – I carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato due romeni, mentre tentavano di rubare al bar “Il Capriccio” di via Per Cesano. E’ successo la notte tra giovedì e venerdì.

I due malviventi sono stati fermati al termine di un inseguimento, durante il quale uno dei due ha lanciato addosso ad un militare la cesoia che aveva in mano, lunga circa un metro. Il carabiniere è rimasto ferito al volto e portato al Pronto Soccorso. I medici lo hanno subito medicato. La prognosi per lui è di 10 giorni.

L’intervento delle forze dell’ordine è scattato verso le due di notte, dopo che un passante ha chiamato in caserma dicendo che c’erano due figure sospette che armeggiavano intorno al bar. La pattuglia del radiomobile, accorsa sul posto, ha trovato i due ladri che tentavano di aprire la porta del bar, usando fiamme ossidriche e attrezzi da scasso. Non erano però ancora riusciti nel loro intento.

I romeni sono subito scappati, alla vista dei militari, abbandonando tutto a terra. Uno si è diretto da una parte, l’altro dall’altra, sperando di fare perdere le proprie tracce. Si sono messi a correre, approfittando del buio della notte e cercando di non essere raggiunti. Invece i carabinieri li hanno inseguiti e sono riusciti a bloccarli. Uno dei due romeni, appunto,nella fuga ha lanciato un attrezzo addosso al militare, ferendolo.

Il carabiniere è stato soccorso dai colleghi e portato al vicino ospedale. La prognosi per lui per fortuna non è grave. Alla fine entrambi i ladri sono stati ammanettati e portati in carcere: sono finiti così dietro le sbarre Oliverio Canu, 28 anni, residente a San Zenone e il complice Nicolae Aniculaesei, 22 anni, residente a Desio, in corso Italia.

I carabinieri hanno anche sequestrato la borsa che i due malviventi avevano con sé, piena di attrezzi da scasso: fiamme ossidriche, cesoie, lunghi tronchesi. Strumenti usati per forzare vetri porte e saracinesche. Questa volta però per i due malviventi è finita male. Ora sono in carcere a Monza P.F.