Desio, elezioni: scissione nel PdNuova lista civica per il Terzo Polo

Desio, elezioni: scissione nel PdNuova lista civica per il Terzo Polo

Desio – “Saremo un lista civica. I lavori per allacciare alleanze sono in corso. Non escludiamo nessuno. Sappiamo però con chi non parleremo mai: col Pdl”. Fanno subito capire con chi intendono lavorare con intensità: “Ritenevamo che un accordo tra Pd e Lega fosse fondamentale per una svolta epocale per il governo della città. E’ quello che avremmo voluto il Pd facesse, invece non lo ha fatto”. Questo ed altro ha provocato la loro uscita dal Pd. “Abbiamo contribuito a crearlo e formarlo. Lo lasciamo con grande sofferenza”.

Lo dicono a chiare lettere i presentatori della nuova realtà politica cittadina (“Non andiamo a fare un grande centro, non siamo i popolari o i cattolici che escono dal Pd. Siamo ciò che la nostra storia dice di noi. Nel Pd ci sono politici che condividono le nostre battaglie”) durante la conferenza stampa di martedì 25 gennaio, indetta proprio per spiegare le ragioni del distacco. Sono Elisabetta dell’Orco, Irene Motta, Francesco Pasquali, Andrea Perego, Umberto Spreafico, Giuseppe Augello.

Con le loro firme in calce al documento preparato, ci sono anche quelle di Gian Battista Aceti e Vito Lamberto, non presenti in sala. Spiega Elisabetta Dell’Orco: “Non è una decisione maturata in una notte, è da un po’ di tempo che sentivamo disagio. Noi e parecchi altri. Nulla contro il Pd nazionale, regionale e provinciale. Ho scritto al segretario Gigi Ponti, nel cui staff ho avuto l’onore di un incarico. Dal giorno delle dimissioni della maggioranza abbiamo ripetutamente chiesto al Pd di Desio di intraprendere un percorso politico con obiettivo il risanamento morale. Abbiamo dialogato con Andreano e Corti. Abbiamo chiesto di ragionare sulla candidatura di Roberto Corti. Abbiamo ricevuto solo chiusura. Perchè a Desio non deve essere possibile un governo di salute pubblica? Sono mesi che poniamo il quesito. Perchè non puntare su un governo di salvaguardia? La Lega ha fatto un gesto di grande responsabilità firmando la sfiducia, in novembre. Lo ha fatto grazie anche alle relazioni nate tra le persone nelle commissioni. Comunque non sarò io la candidata”.

“Abbiamo chiesto al Pd – dice Francesco Pasquali – di allargare, non indiscriminatamente, per mettere in piedi un lavoro di squadra con gente competente. Se non cogliamo certi segnali, come quello della Lega Nord, siamo irresponsabili”. E Andrea Perego: “Il Pd ha cercato lo scontro, soprattutto tra i giovani, che invece devono mettersi in pista insieme per stimolare una vera politica giovanile”. “Quella è la porta, ci hanno detto – ripetono – chi vuole andsarsene è libero di farlo”. Lo hanno fatto.