Desio, centro per malati mentalinella casa confiscata alla mafia

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Desio – Una comunità per malati mentali sarà ospitata nel’immobile di via Molino Arese 31, la casa confiscata alla mafia e consegnata al Comune, con un decreto della Direzione Generale dell’area beni confiscati dell’agenzia del demanio. Lo ha annunciato il sindaco Giampiero Mariani, in consiglio comunale lunedì sera.

“Il progetto si chiama ‘Autonoma Mente’ – ha spiegato Mariani – e per avviarlo, la Regione ha stanziato un contributo di 90 mila euro. Il resto dei costi dovrà essere sostenuto dall’amministrazione comunale”. Il piano è ancora da sviluppare nel concreto: l’argomento sarà all’ordine del giorno della prossima seduta della commissione servizi sociali, convocata per lunedì prossimo 14 dicembre.

“L’idea è quella di destinare l’edificio ai malati di mente non gravi, in grado di avere una certa autonomia, che saranno seguiti dagli operatori sociali” ha detto il sindaco. E’ passato ormai un anno da quando l’agenzia del Demanio ha consegnato al comune i beni confiscati: si tratta di un’abitazione di 90 metri quadrati e un terreno di circa 2500 metri quadrati, situati in via Molino Arese, al confine con Cesano Maderno.

Il valore complessivo dei beni è di circa 930 mila euro: ci sono anche un box, un ripostiglio e un rudere di 90 metri quadrati. Sono stati confiscati al proprietario, a seguito di un decreto emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, confermato dalla Corte di Appello di e diventato definitivo con una sentenza della Suprema Corte di Cassazione. Sono stati consegnati al Comune per finalità sociali.

Qualche perplessità sul progetto è stata espressa dal presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva: “L’area è densamente abitata: non vedo molto appropriata una comunità per malati mentali. Per la sicurezza degli abitanti, cercherei una collocazione più idonea. In via Molino Arese si potrebbe fare, invece, un asilo. Sarebbe molto utile per il quartiere”.

Non la pensa così invece Franca Biella (Pd): “La comunità sarebbe una bella occasione” ha detto l’esponente del centrosinistra. Intanto, Lucrezia Ricchiuti (Pd) ha presentato un ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale, proprio sulla confisca dei beni alla mafia: al Parlamento viene richiesto di eliminare l’emendamento contenuto nella nuova finanziaria, che prevede la possibilità di vendita dei beni confiscati. “Tale norma sarebbe un elemento di indebolimento nella lotta alla criminalità organizzata”. Nell’ordine del giorno si chiede anche di istituire l’agenzia per i beni confiscati.
P.F.