Desio – “Faremo un dossier Desio” aveva anticipato l’assessore Daniele Cassanmagnago. Lo sta facendo. L’intento suo e dell’amministrazione comunale è incontrare gli operatori economici di via Milano e raccogliere le loro osservazioni sul progetto della nuova tramvia. Sentirli e ragionare con loro per elaborare una proposta da sottoporre ad Atm e Provincia tutti insieme. Perché quei due chilometri circa di strada che saranno cambiati dalla posa delle rotaie e dal passaggio delle vetture non si trasformino in qualcosa di invivibile.
Sono 50 le attività commerciali e 12 le produttive che si affacciano sull’arteria. Il problema per loro sono gli spazi. Quelli d’ingresso e di uscita da fabbriche e negozi con l’attraversamento delle rotaie. Rotaie che il progetto prevede piazzate al centro della carreggiata e in gran parte protette da cordoli alti alcuni centimetri. Temono che le auto abbiano difficoltà a fermarsi davanti ai negozi, che vengano sottratti metri di parcheggio, che i camion fatichino ad entrare nei cancelli delle fabbriche. I dubbi sulla logistica ci sono anche in Comune, insieme alla convinzione dell’utilità della rete tramviaria, ecologica e pulita come nessun altra. La commissione urbanistica aveva fatto un sopralluogo prima di Natale ed aveva riportato impressioni allarmate per via della mancanza di spazio in molti tratti di via Milano.
Le verifiche sono in corso anche da parte dei tecnici della Provincia di Milano. Hanno inviato lettere e stanno suonando ai campanelli delle proprietà affacciate sulla via per effettuare rilievi, prove, per posare cippi. E’ la fase preliminare che precede l’esproprio. Coi dati raccolti in questi giorni formeranno gli elaborati tecnici e stileranno i piani d’esproprio. Nulla di definitivo, per ora, ma nessuno dei contattati si sente tranquillo. Intanto rotaie e linee aeree rimangono al loro posto, l’Atm tarda a rimuoverle. Le vetture sono ferme nei depositi e non verranno più utilizzate.
Quando, se i programmi saranno rispettati, a fine 2015 la nuova tramvia sarà ultimata, Desio sarà attraversata da nuove carrozze, moderne, diverse. Per la città, per anni capolinea della storica tratta, sarebbe un vanto poter ospitare un museo del tram. Lo abbiamo già sostenuto e lo ripetiamo: accanto al museo della Bianchina, Desio può essere la sede anche del museo del tram. Negli stessi spazi del Ptb, ad esempio, o nel vecchio deposito di corso Italia, risistemato per l’occasione.
Egidio Farina