Da Meda alla stanza bunga-bunga«Sapevo cosa poteva succedermi»

Meda – Scandali da “Bunga Bunga”.Anche una ragazza medese è stata ad Arcore.E’quello che si evince da una pubblicazione del “Fatto quotidiano”che riporta per intero il verbale reso lo scorso 15 gennaio da N.T, giovanissima, davanti ai pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano.Nel corso della testimonianza, la ragazza afferma:«Io sono stata l’ultima ad essere accompagnata a Meda».Così ha risposto N.T.parlando del suo ritorno a casa dopo essere stata nella discoteca della villa di Arcore.Non è stato particolarmente difficile trovare, partendo da quanto riportato sul quotidiano nazionale,la ragazza: contattata attraverso un popolare social network, la giovane non ha smentito di essere lei la persona interrogata dai pm milanesi,ma non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Questi i fatti riportato dal «Fatto». Invitata ad Arcore da un’amica che aveva partecipato in passato a festini di questo tipo, la medese racconta le scene che ha visto la sera del 6 gennaio scorso, quando nella Villa di Arcore si è svolta l’ennesima serata:«Dopo cena – si legge – siamo scesi in un’altra sala tipo discoteca,con le luci,il dj,il palo per Ia lapdance, abbiamo ballato;alcune delle ragazze presenti ballavano con dei vestitini scollati.Quella sera tutte abbiamo ricevuto in dono una borsa di Carpisa e dei gioielli.Due sono state le ragioni che mi hanno spinta ad andare ad Arcore:la prima è che ero curiosa di conoscere di persona il Presidente del Consiglio; la seconda,e forse Ia più importante per me,è che speravo di ricevere una somma di denaro».

Alla domanda degli inquirenti “Ma lei,scusi,perché riteneva di ricevere una somma di denaro dal presidente del Consiglio?”, la ragazza ha risposto:«Perché la mia amica mi aveva detto che se fossi andata lì il presidente mi avrebbe dato del denaro.Io chiesi che cifra avrei potuto avere e lei mi disse che poteva oscillare da mille euro a cifre più consistenti».Ecco un’altra parte del racconto: «Mi si chiede se nel momento in cui ho accettato di andare ad Arcore io sapevo che cosa mi sarebbe potuto capitare – ha detto ancora a verbale – cioè di fare sesso col Cavaliere anche in presenza di altre donne.Io rispondo: si, lo sapevo,ero preparata psicologicamente,ma quando sono arrivata lì è prevalsa la mia timidezza. E poi,vedendolo di persona sinceramente, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal presidente, non me la sono sentita».
Elena Sandrè