"Corso Milano, pusher padroni,trasferisco il mio negozio"

"Corso Milano, pusher padroni,trasferisco il mio negozio"

Monza – “Ero arrivato al punto di seguire le clienti fuori dal locale, per assicurarmi che non gli succedesse nulla, ma ad un certo punto ho deciso di trasferirmi”. E’ stufo di trovarsi gli spacciatori che “lavorano davanti alla vetrina del negozio”, e per questo Giovanni Cibin, 36 anni, parrucchiere cotitolare del salone “Italian Style” di corso Milano, ha deciso di spostarsi in via Vittorio Emanuele. Quello che lamenta il negoziante è il degrado della zona. Corso Milano, dopo un periodo di calma, non trova ancora pace. Se un paio di anni fa, le proteste dei commercianti e dei residenti dei palazzi del civico . riguardavano soprattutto le colossali bevute collettive da parte di gruppi numero si di latini, immigrati peruviani ed ecuadoriani, ora le preoccupazioni riguardano soprattutto un gruppetto di quattro-cinque nordafricani, dediti secondo tutti ad attività di spaccio, e naturalmente il corollario di clienti e tossicodipendenti dediti al consumo in zona.

“La mia decisione non è dettata da problemi legati alla mia attività, anzi il salone va bene, tanto che non molto tempo fa ho investito una somma cospicua per rinnovarlo- racconta il coiffeur- solo che non potevo andare avanti così: il giovedì tenevo aperto fino alle dieci di sera, vedevo le mie clienti salutare, e uscire di corsa per paura di fare brutti incontri”. Questa estate, infine, l’episodio che ha scatenato la decisione: “a un metro dalla vetrata del negozio c’era un nordafricano che spacciava impunemente, avevo il negozio pieno, non ci ho più visto, sono andato in centro e mi sono cercato un altro locale, capisco che le forze dell’ordine non possono essere sempre qui, ma dopo 5 anni ne ho abbastanza”. Gli fanno eco altri commercianti: “qui l’unica soluzione è il presidio di polizia e carabiniere: i carabinieri di quartiere si fermano anche per quattro, cinque ore e finché ci sono loro siamo al sicuro, ma appena se ne vano ricomincia la solita solfa”. “Secondo noi deve intervenire l’amministrazione- rilanciano i residenti- il sindaco è riuscito a far cacciare gli ambulanti dal centro storico, ma non risolve i problemi del Corso, che per chi arriva a Monza è uno dei biglietti da visita della città”.

Si sa che in ogni città la stazione ferroviaria è spesso zona problematica sotto il profilo della sicurezza: “Monza è una città tranquilla, nemmeno paragonabile ad altre situazioni di altre realtà metropolitane- fanno sapere dal comando carabinieri di via Volturno- la stazione mobile e la pattuglia a piedi sono presenti; quando si vedono situazioni sospette, bisogna chiamare il 112 e noi interveniamo”. Proprio settimana scorsa, in zona stazione ferroviaria, i militari della squadra antidroga hanno arrestato un egiziano di 27 anni, che cedeva dodici grammi di hashish ad un marocchino di 25. E’ dell’altra sera, invece, un servizio di controllo del territorio attuato con l’ausilio del carabinieri del battaglione che ha portato ad un arresto e quattro denunce per clandestinità nella stessa zona. Restano però quelle facce losche che cercano di fare affari e che, due sabati fa, hanno dato vita ad una rissa in pieno giorno ad un metro da una residente della zona che camminava assieme alla figlia: “la mia bambina è scoppiata a piangere, dice, ed io non sapevo come fare a calmarla”.
Federico Berni