Concorezzo, Comuni non pagano:chiude la Colombo strade

Presidio a Concorezzo dei dipendenti della Colombo strade, storica azienda brianzola costretta a chiudere per mancanza di liquidità. Hanno influito i mancati pagamenti da parte dei Comuni e il fallimento di due aziende per cui lavorava.
Concorezzo, Colombo strade:ricollocati dodici dipendenti

Concorezzo – Il lavoro c’è, ma manca la liquidità. La Colombo Strade, fondata nel 1890, ha chiesto la cassa integrazione straordinaria per un anno per cessata attività e si trova in liquidazione. Il relativo accordo è stato raggiunto tra le organizzazioni sindacali e Assimpredil, l’associazione imprenditoriale del settore. L’appuntamento per la convalida dell’intesa è stato fissato a martedì mattina, nella sede della Regione Lombardia. I dipendenti sono 29, 22 operai e 7 impiegati. L’azienda monzese era ben conosciuta nel comparto della costruzione di strade, nell’asfaltatura di strade e autostrade, negli scavi per edilizia e lavori pubblici, nella posa di fognature e reti fognarie. «Tutti i dipendenti – spiega Fabrizio Mazzoleni, segretario Filca Cisl Brianza – sono altamente qualificati. L’impresa eseguiva lavori in tutta Italia. Adesso, c’erano due importanti commesse, una a Merate e l’altra a Segrate. Ma l’azienda soffriva per una crisi di liquidità». «La società – precisa Gian Franco Cosmo, segretario Fillea Cgil Brianza – paga anche i ritardi dei pagamenti dei Comuni. E poi c’è la questione degli appalti al massimo ribasso, che riducono sempre di più i margini di guadagno». A peggiorare una situazione già difficile, ha contribuito il fallimento di due aziende per le quali la società monzese aveva svolto dei lavori. Parte dei dipendenti, oggi ha organizzato un presidio davanti alla sede operativa, in via Primo Maggio a Concorezzo. «Per quanto riguarda i precedenti periodi di cassa integrazione ordinaria – sottolinea il delegato sindacale Mario De Astis -, non abbiamo ancora ricevuto niente, né dall’Inps, né dall’azienda. Ma tutti noi dobbiamo fare fronte alle scadenze dei mutui e dei pagamenti vari. Le spettanze dell’Inps arriveranno, ma tra qualche mese. Nel frattempo, come facciamo ?». «Per sollecitare attenzione – conclude De Astis – sono disposto pure a chiedere l’elemosina nel centro di Monza».
Sergio Gianni