Concorezzo – Colpo alla ‘ndrangheta nella locride, sgominato un gruppo criminale strettamente collegato, anche con vincoli parentali, alle cosche mafiose del territorio di San Luca, gli Strangio (detta ‘i barbari’) ed i Mammoliti (‘i fischianti’). Con l’accusa, a vario titolo, di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e traffico di stupefacenti nel centro-nord Italia i carabinieri di Bianco, insieme a militari del comando provinciale di Reggio Calabria e supportati dallo squadrone eliportato cacciatori del Goc di Vibo Valentia, dopo circa due anni di indagini hanno arrestato questa mattina all’alba sei persone, eseguendo un’ordinanza emessa dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della locale Dda Altre tre persone, anch’esse destinatarie dell’ordinanza, sono sfuggite al blitz e, latitanti, sono tuttora ricercate. La retata è scattata a Bianco, San Luca, Africo Nuovo, Bova Marina, Villa San Giovanni, Rosarno, Reggio Calabria, Montecchio Maggiore (Vicenza), Milano e Concorezzo (Milano). Durante le indagini erano già state arrestate, in flagranza di reato, 13 persone e sequestrati 168 grammi di cocaina e un chilo di marijuana. Nell’operazione di oggi i carabinieri hanno anche sequestrato conti correnti, titoli di credito, polizze assicurative ed autovetture riconducibili agli arrestati, per un ammontare di circa 300.000 euro. In manette sono finiti Domenico Pizzata (29 anni di Locri, agli arresti domiciliari, vicino ai Mammoliti), Domenico Strangio (20 anni di Siderno, affiliato alla cosca Strangio), Emanuele Errante (27 anni di Reggio Calabria), Lucio Bianchetti (31 anni di Reggio Calabria), Antonino Bova (38 anni di Melito di porto Salvo), Stefania De Cesare (36 anni di Milano). I ricercati sono Antonio Pizzata (25 anni di Locri, ritenuto affiliato alla cosca Mammoliti), Antonio Pelle (23 anni di Locri, ritenuto affiliato alla cosca Strangio), Giuseppe Bianco (29 anni di Lagenthal, in Svizzera).
(Apcom)